Fegato ingrossato nel gatto: cause, sintomi, dieta e trattamento

Un aumento delle dimensioni del fegato, noto in ambito medico come epatomegalia, rappresenta una condizione che può interessare i felini, ma anche gli esseri umani e altre specie animali. Questa affezione può derivare da varie cause sottostanti e comprenderne segni e sintomi, procedure diagnostiche e opzioni di trattamento costituisce un aspetto di fondamentale importanza sia per i veterinari che per i proprietari di gatti. Questo articolo si propone di esaminare il tema dell’epatomegalia felina analizzandone le cause, le manifestazioni cliniche, le metodologie diagnostiche e le strategie di gestione.

Che cos’è l’epatomegalia?

L’epatomegalia, comunemente definita come fegato ingrossato, è una condizione caratterizzata dall’aumento anomalo delle dimensioni dell’organo epatico nel gatto. Il fegato riveste un ruolo vitale in una serie di funzioni fisiologiche cruciali, tra cui la disintossicazione, la digestione e la sintesi di proteine essenziali. Pertanto, qualsiasi alterazione della sua normale funzionalità può comportare conseguenze rilevanti per la salute generale del gatto.

Cause

Comprendere le potenziali eziologie associate all’ingrossamento del fegato felino rappresenta un passo fondamentale per una diagnosi accurata e un trattamento efficace. Tra le cause comuni figurano:

  • Malattia del fegato grasso (lipidosi epatica): questa è una delle cause più comuni di epatomegalia nel gatto. La malattia del fegato grasso si manifesta quando si verifica un accumulo eccessivo di grasso nel tessuto epatico, spesso scatenato dalla ridotta assunzione di cibo o dall’obesità.
  • Tossine e farmaci: l’ingestione di sostanze tossiche, alcune piante, prodotti chimici o farmaci senza la supervisione del veterinario può danneggiare il fegato e provocare un conseguente ingrossamento dell’organo. Esempi di sostanze dannose includono il paracetamolo e alcuni pesticidi.
  • Neoplasie epatiche: la formazione di tumori epatici, sia di natura benigna che maligna, può causare un ingrossamento del fegato. Questi tumori possono originare all’interno del fegato stesso o diffondersi da altre parti del corpo sotto forma di metastasi.
  • Patologie vascolari epatiche: le condizioni che interessano i vasi sanguigni all’interno del fegato sono in grado di determinare un aumento delle dimensioni dell’organo. Alcune di queste patologie includono la trombosi della vena epatica, lo shunt portosistemico e l’ipertensione portale.
  • Condizioni infiammatorie: i disturbi infiammatori, come la colangite (infiammazione dei dotti biliari) o la pancreatite (infiammazione del pancreas), possono estendersi al fegato causando l’insorgenza di epatomegalia. Inoltre, i disordini autoimmuni possono contribuire all’infiammazione e al danno epatico.

Sintomi

Le manifestazioni cliniche associate all’ingrossamento del fegato possono variare in base alla causa sottostante e alla gravità della condizione. Tra i sintomi frequenti figurano:

  • Perdita di appetito: i gatti affetti da epatomegalia spesso manifestano una diminuzione dell’appetito con conseguente perdita di peso e rischio di malnutrizione.
  • Vomito: la disfunzione epatica può causare episodi frequenti di vomito o rigurgito del cibo ingerito.
  • Ittero: un segno distintivo di compromissione epatica è rappresentato dall’ittero, caratterizzato dall’ingiallimento della pelle, delle mucose e della sclera oculare (la parte bianca dell’occhio).
  • Letargia: i gatti possono sperimentare apatia associata a un’inevitabile riduzione dell’interesse per l’attività ludica e una diminuzione del livello di attività generale.
  • Dolore addominale: alcuni gatti possono mostrare segni di disagio addominale, evidenziando una marcata avversione al contatto nella regione addominale.
  • Polidipsia e poliuria (aumento della sete e della minzione): la compromissione epatica può alterare l’equilibrio dei fluidi corporei portando a un aumento della sete e della frequenza minzionale.
  • Cambiamenti comportamentali: il gatto può manifestare cambiamenti comportamentali diventando più schivo o irritabile.

Esistono razze feline che presentano una maggiore predisposizione allo sviluppo di fegato ingrossato?

Nessuna razza felina presenta un’innata suscettibilità allo sviluppo di epatomegalia rispetto ad altre. La presenza di fegato ingrossato non è associata a predisposizioni di razza, ma piuttosto a una varietà di cause, tra cui fattori dietetici, infettivi, metabolici o genetici.

Tuttavia, alcune razze possono essere più inclini allo sviluppo di condizioni di salute specifiche o disturbi genetici che potrebbero aumentare in modo indiretto il rischio di problemi epatici. Ad esempio:

  • Persiano: questa razza è nota per una maggiore suscettibilità a condizioni quali l’obesità, che a sua volta può aumentare il rischio di sviluppare la malattia del fegato grasso (lipidosi epatica).
  • Siamese: i gatti siamesi sono più inclini a problemi respiratori, che possono influenzare l’appetito e, in rari casi, contribuire alla lipidosi epatica.
  • Maine Coon; questa razza presenta un rischio maggiore per alcune malattie ereditarie, come la cardiomiopatia ipertrofica, che a lungo termine potrebbero avere un impatto sulla salute del fegato.
  • Razze con predisposizione al diabete: razze quali Burmese, Russian Blue e Korat possono presentare una maggiore predisposizione allo sviluppo di diabete, che, se non gestito correttamente, può aumentare il rischio di lipidosi epatica.

Sebbene alcune razze possano essere più predisposte a specifiche condizioni di salute, è importante comprendere che l’epatomegalia può interessare i gatti di qualsiasi razza, età o sesso. La chiave per minimizzare il rischio di problematiche epatiche nel gatto, indipendentemente dalla razza, risiede in un’alimentazione corretta, visite veterinarie regolari e uno stile di vita sano.

È inoltre importante che il proprietario presti particolare attenzione a eventuali alterazioni del comportamento o dell’appetito dell’animale, agendo prontamente e consultando il veterinario nel caso in cui si sospetti la presenza di problemi legati alla salute epatica. Un intervento precoce e una dieta adeguata possono giocare un ruolo cruciale nella prevenzione o nella gestione dell’epatomegalia felina.

fegato ingrossato gatto

Diagnosi

La diagnosi di epatomegalia nel gatto richiede una valutazione approfondita da parte del veterinario. Le fasi diagnostiche possono includere:

  • Esame fisico: un esame fisico completo consentirà al veterinario di valutare lo stato di salute generale del gatto e di rilevare eventuali segni di ingrossamento o dolorabilità del fegato.
  • Esami del sangue: gli esami ematici, tra cui i test di funzionalità epatica e un emocromo completo, forniscono informazioni importanti sulla salute del fegato e possono rilevare eventuali anomalie associate.
  • Diagnostica per immagini: le tecniche di imaging, come ecografia, radiografia o tomografia computerizzata (TC), vengono utilizzate per visualizzare il fegato e identificare alterazioni relative alle dimensioni, alla forma o alla struttura dell’organo.
  • Agoaspirato o biopsia: in alcuni casi, può essere raccomandato il prelievo di un campione di tessuto epatico al fine di determinare la causa sottostante dell’epatomegalia.

Gestione e trattamento

Il trattamento del fegato ingrossato nel gatto dipende dalla causa sottostante e dalle condizioni generali dell’animale. Le strategie di trattamento comuni possono includere:

Malattia del fegato grasso (lipidosi epatica)

  • Gestione dietetica: nella gestione della malattia del fegato grasso, l’obiettivo principale è stimolare l’appetito del gatto e promuovere l’assunzione di cibo. Spesso, i gatti affetti da questa condizione necessitano di essere nutriti con siringa o diete ipercaloriche appositamente formulate per soddisfare i loro bisogni nutrizionali. La gestione dietetica viene generalmente effettuata sotto la supervisione del veterinario.
  • Farmaci antiemetici: i gatti affetti da lipidosi epatica possono manifestare episodi  frequenti di vomito. L’uso di farmaci antiemetici può contribuire a controllare nausea e vomito.
  • Supporto nutrizionale: i gatti con lipidosi epatica necessitano di una dieta bilanciata in grado di favorire il processo di recupero epatico. Le raccomandazioni del veterinario sono fondamentali per garantire un apporto nutrizionale adeguato.

Infezioni

  • Antibiotici o antivirali: a seconda dell’agente infettivo specifico, il veterinario può prescrivere antibiotici o farmaci antivirali per trattare l’infezione sottostante e ridurre l’infiammazione epatica.
  • Terapia di supporto: i gatti affetti da infezioni possono necessitare di cure di supporto, come la somministrazione di fluidi per via endovenosa e supporto nutrizionale, al fine di favorire il recupero e prevenire la disidratazione.

Tossine e farmaci

  • Rimozione immediata delle tossine: nel caso in cui venga identificata una tossina o un farmaco specifico, il primo passo consiste nella rimozione della fonte causale. Ciò può implicare l’uso di carbone attivo per favorire l’assorbimento delle tossine.
  • Terapie di supporto: potrebbero essere necessarie cure di supporto per gestire gli effetti dell’esposizione a sostanze tossiche, che possono includere trattamenti per proteggere il fegato e altri organi colpiti.

Neoplasia epatica

  • Chirurgia: in caso di tumori epatici, può essere preso in considerazione l’approccio chirurgico. Tale opzione può comprendere la resezione (rimozione chirurgica) di tumori benigni o di porzioni del fegato. Per i tumori maligni, potrebbero essere necessari trattamenti più estesi come la chemioterapia o la radioterapia.
  • Cure palliative: nei casi in cui le misure curative non siano applicabili, le cure palliative mirano a migliorare la qualità di vita del gatto e a gestire i sintomi. Possono essere raccomandati il controllo del dolore e il supporto nutrizionale.

Patologie vascolari epatiche

  • Farmaci anticoagulanti: in caso di trombosi delle vene epatiche e altre condizioni vascolari, possono essere prescritti farmaci anticoagulanti al fine di prevenire l’ulteriore formazione di coaguli.
  • Terapia di supporto: i gatti con disturbi vascolari possono necessitare di cure di supporto continue, che includono la gestione del dolore e delle complicanze come l’ipertensione portale.

Condizioni infiammatorie

  • Farmaci: per controllare l’infiammazione e gestire le patologie sottostanti, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori o immunosoppressori.
  • Gestione dietetica: in alcuni casi, apportare cambiamenti alla dieta del gatto può contribuire a gestire alcune condizioni infiammatorie che concorrono all’epatomegalia.

In ogni caso, è fondamentale affrontare la causa alla base dell’epatomegalia. Pertanto, è essenziale giungere a una diagnosi accurata per personalizzare il trattamento in base alle esigenze specifiche del singolo gatto. La stretta collaborazione con il veterinario contribuisce all’elaborazione di un piano di trattamento sicuro ed efficace.

Monitoraggio e follow-up

È importante programmare visite di controllo regolari dal veterinario per monitorare i progressi del gatto e apportare eventuali modifiche al piano di trattamento. Potrebbe essere necessario ripetere gli esami del sangue e gli esami di imaging per valutare la funzionalità epatica e le dimensioni dell’organo. Grazie a una gestione adeguata della condizione sottostante, è possibile assistere a una graduale normalizzazione delle dimensioni e della funzionalità del fegato del gatto.

La diagnosi e il trattamento precoci migliorano la prognosi in modo significativo. Si raccomanda quindi di consultare sempre il veterinario al primo segno di qualsiasi problema di salute, poiché intervenire prontamente può portare a risultati migliori, sia che si tratti di fegato ingrossato che di qualsiasi altra condizione medica.

Cosa deve mangiare un gatto con fegato ingrossato?

I gatti affetti da epatomegalia, spesso causata da condizioni come la malattia del fegato grasso (lipidosi epatica), infezioni o altre patologie sottostanti, richiedono un’attenta gestione del regime alimentare che sia in grado di supportare il recupero e promuovere la salute generale dell’animale. Sebbene le esigenze dietetiche possano variare in base alla causa sottostante e alla gravità della condizione, le seguenti considerazioni alimentari possono essere utili per i gatti con fegato ingrossato:

Dieta ipercalorica e di alta qualità

Per i gatti con epatomegalia, in particolare in caso di malattia del fegato grasso, il veterinario potrebbe raccomandare diete su prescrizione specificamente formulate per fornire un elevato contenuto calorico e nutrienti di alta qualità, volte a stimolare l’appetito e favorire il processo di guarigione epatica. In situazioni più gravi, in cui il gatto è gravemente anoressico o incapace di alimentarsi autonomamente, possono essere necessarie diete specializzate ad alto contenuto calorico e nutrizionale somministrate attraverso alimentazione con siringa. Queste diete sono altamente appetibili e ricche di nutrienti.

Pasti piccoli e frequenti

Per favorire l’assunzione di cibo, è consigliabile somministrare al gatto pasti piccoli e frequenti durante il corso della giornata. Per l’animale potrebbe essere più semplice consumare porzioni più piccole.

Cibo umido vs. cibo secco

Il cibo umido per gatti è generalmente preferibile in caso di epatomegalia. Esso garantisce un maggiore apporto di liquidi, che può risultare essenziale per i gatti con problemi al fegato. Inoltre, il cibo umido è generalmente più appetibile e più facile da consumare per i gatti con appetito ridotto.

Ingredienti benefici per il fegato

Alcuni ingredienti possono favorire la salute del fegato. Questi includono:

  • Proteine magre: fonti di proteine magre di alta qualità, come il pollo o il tacchino, possono essere integrate nella dieta per supportare la massa muscolare e la salute generale.
  • Acidi grassi Omega-3: gli acidi grassi Omega-3, comunemente presenti negli integratori di olio di pesce, vantano proprietà antinfiammatorie che possono apportare benefici ai gatti con infiammazione epatica.
  • Basso contenuto di grassi: nei casi di malattia del fegato grasso, viene spesso raccomandata una dieta a basso contenuto di grassi per alleviare il carico di lavoro del fegato nella metabolizzazione dei lipidi.
  • Vitamine del gruppo B: le vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12, possono risultare utili per i gatti con problemi al fegato.

Consultare il veterinario

I gatti affetti da epatomegalia presentano esigenze dietetiche particolari e la dieta raccomandata può variare a seconda della causa sottostante e delle condizioni individuali del gatto. È fondamentale collaborare con il veterinario per sviluppare un piano dietetico personalizzato adatto alle esigenze specifiche dell’animale.

Transizione alimentare graduale

Nel caso in cui si rendano necessari cambiamenti alimentari, è importante effettuare la transizione in modo graduale al fine di evitare possibili disturbi gastrointestinali. Il veterinario fornirà istruzioni dettagliate su come apportare le modifiche alla dieta del gatto in modo efficace.

Idratazione

Assicurati che il gatto abbia sempre accesso a una fonte di acqua fresca. I gatti con problemi epatici sono soggetti a disidratazione, pertanto incoraggiarli a bere acqua è essenziale per il loro benessere.

Evitare l’uso di integratori senza l’approvazione del veterinario

Sebbene si ritenga che alcuni integratori, come la vitamina E o il cardo mariano, abbiano proprietà protettive per il fegato, è di vitale importanza consultare il veterinario prima di introdurre qualsiasi integratore nella dieta del gatto. Alcuni integratori possono interagire con i farmaci o esacerbare determinate condizioni.

Prognosi

La prognosi per i gatti con fegato ingrossato può variare in modo significativo a seconda di diversi fattori, tra cui la causa sottostante, la tempestività della diagnosi, la gravità del danno epatico e l’efficacia del trattamento.

  • L’importanza di un intervento precoce: la prognosi migliora notevolmente quando l’epatomegalia viene diagnosticata e trattata precocemente. L’intervento tempestivo può contribuire ad affrontare la causa sottostante, prevenire ulteriori danni al fegato e migliorare la salute generale del gatto.
  • Causa sottostante: la causa specifica dell’epatomegalia riveste un ruolo fondamentale nel determinare la prognosi. Alcune cause, come la steatosi epatica, sono spesso gestibili con un trattamento adeguato, mentre altre, come i tumori epatici a uno stadio avanzato o le infezioni gravi, possono essere più difficili da trattare.
  • Efficacia del trattamento: il successo del trattamento della condizione sottostante incide in modo considerevole sulla prognosi. Ad esempio, i gatti con malattia del fegato grasso possono presentare una prognosi favorevole quando ricevono il supporto nutrizionale e le cure necessarie per stimolare l’appetito.
  • Adesione alle raccomandazioni del veterinario: per ottenere il miglior risultato possibile, è fondamentale che il proprietario segua scrupolosamente le raccomandazioni del veterinario per quanto riguarda il trattamento, la terapia farmacologica e la gestione dietetica.
  • Mantenimento della qualità di vita: in alcuni casi, la causa sottostante potrebbe non essere completamente curabile. In tali situazioni, l’obiettivo può spostarsi sul mantenimento della qualità di vita del gatto. Le cure palliative, la gestione del dolore e il supporto nutrizionale possono essere cruciali in questi casi.
  • Risposta individuale: i gatti, allo stesso modo degli esseri umani, possono reagire in modi diversi al trattamento. Anche la condizione generale dell’animale, l’età e la presenza di altri problemi di salute possono influenzare la prognosi.
  • Possibili complicanze: nei casi più gravi o quando sono coinvolti più sistemi d’organo, possono insorgere complicanze che influenzano la prognosi complessiva. Sebbene la presenza di un fegato ingrossato possa rappresentare una condizione grave e potenzialmente pericolosa per la vita dell’animale, molti gatti rispondono positivamente a trattamenti e cure adeguate. La diagnosi precoce, l’identificazione della causa sottostante e un intervento tempestivo sono fondamentali per migliorare la prognosi. Per questo è importante comunicare attivamente con il veterinario ponendo domande e tenendosi informati sulle condizioni di salute del gatto e sul piano di trattamento. Sebbene la prognosi possa sollevare preoccupazioni, molti gatti affetti da epatomegalia possono sperimentare una buona qualità di vita con le cure adeguate.

Fonti

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