Polidipsia felina: quando il gatto beve molto

Il termine polidipsia descrive uno stato di sete intensa che porta il gatto a ingerire notevoli quantità di acqua.

La polidipsia, spesso correlata al problema della poliuria, indica un’elevata produzione di urina e un aumento della frequenza della minzione. Fondamentalmente, se un gatto beve molta acqua, è probabile che la maggior parte di essa venga espulsa sotto forma di urina.

Ecco perché i veterinari parlano spesso della combinazione dei segni: poliuria-polidipsia, abbreviata in PU/PD.

  • A volte, si può definire un caso come “polidipsia primaria“, dove l’eccessivo consumo di acqua costituisce il problema principale e l’aumento delle minzioni ne è la conseguenza diretta. Un esempio di ciò è la polidipsia psicogena.
  • Al contrario, “poliuria primaria” indica che l’aumento della produzione di urina è il problema principale, il quale a sua volta provoca un aumento della sete. Un esempio è il diabete mellito, dove il glucosio in eccesso nelle urine induce i reni a estrarre liquidi, causando sete eccessiva.

Quanto è comune la polidipsia nel gatto?

La polidipsia felina è probabilmente sottodiagnosticata poiché la maggior parte delle persone non monitora attentamente la quantità esatta di acqua che il gatto consuma. Tuttavia, è un sintomo frequente di malattie comuni come l’insufficienza renale e il diabete. Pertanto, è importante che i proprietari siano consapevoli di questa condizione.

Come posso capire se il mio gatto soffre di polidipsia?

Esistono due modi con cui è possibile scoprire se il gatto soffre di polidipsia:

  • Innanzitutto, puoi notare che il gatto beve più acqua. Un segnale che potrebbe indicare che il tuo gatto sta bevendo più acqua è osservare un aumento della frequenza con cui si avvicina alla ciotola dell’acqua. Anche se non si misura la quantità di acqua ingerita, noterai che il gatto si avvicina più volte alla ciotola per bere. Inoltre, potresti notare che il tuo gatto cerca di bere da fonti insolite, come il lavandino del bagno o le pozzanghere fuori casa. Inoltre, potresti accorgerti di dover riempire la ciotola dell’acqua più spesso del solito.
  • In alternativa, puoi notare segni di poliuria. Anche se è difficile quantificare esattamente la quantità di urina prodotta, potresti notare che il tuo gatto comincia a emettere quantità maggiori di urina nella lettiera oppure potrebbero verificarsi episodi di minzione inappropriata, come in luoghi insoliti, poiché il gatto non riesce a trattenere l’aumento del volume di urina.

La maggior parte dei gatti adulti beve tra i 30 e i 70 ml di acqua per chilogrammo di peso corporeo. I gatti anziani probabilmente bevono di più rispetto ai gatti più giovani.

È probabile che i gatti che vengono nutriti esclusivamente con cibo secco bevano più acqua rispetto a quelli che vengono nutriti con cibo umido. Questo perché il cibo umido contiene oltre l’80% di umidità, mentre quello secco ne contiene solo dal 6% al 10%.

Quando il consumo di acqua del gatto supera i 100 ml per chilogrammo di peso corporeo, viene considerato un eccesso di assunzione di liquidi, noto come polidipsia. In questo caso, è consigliabile prenotare una visita di controllo dal veterinario.

Cause della polidipsia nel gatto

La polidipsia può essere causata da un lungo elenco di malattie. Le cause comuni includono:

  • Disturbi ormonali, tra cui diabete mellito, ipertiroidismo, diabete insipido centrale, malattia delle ghiandole surrenali (iperadrenocorticismo o sindrome di Cushing e ipoadrenocorticismo o morbo di Addison).
  • Patologia renale, tra cui pielonefrite e insufficienza renale cronica (IRC), molto comune nei gatti anziani.
  • Malattie delle vie urinarie.
  • Patologia epatica.
  • Disturbi interni generali, tra cui neoplasia (cancro), ascessi e infezioni dell’utero nelle gatte non sterilizzate.
  • Disturbi elettrolitici come ipercalcemia (livelli elevati di calcio nel sangue) e ipokaliemia (bassi livelli di potassio nel sangue).
  • Farmaci, inclusi corticosteroidi (ad es. prednisolone), diuretici (farmaci che promuovono la diuresi, come furosemide) e farmaci antiepilettici (ad es. fenobarbitone).
  • La polidipsia psicogena è un problema raro in cui il gatto decide di bere più acqua del solito per motivi sconosciuti.

Segni clinici della polidipsia nel gatto

Per dirla nel modo più semplice possibile, il gatto soffre di polidipsia se beve quantità eccessive di acqua.

È possibile misurare il consumo di acqua del gatto prestando attenzione a quanta acqua devi aggiungere ogni giorno alla sua ciotola. Se hai più di un gatto, può essere difficile essere precisi, ma puoi stimare quanto dovrebbe bere un gatto normale (circa 50 ml al giorno) per ciascuno degli altri gatti e detrarre, quindi, questo dalla quantità totale bevuta.

In alternativa, puoi acquistare un contenitore appositamente progettato per il consumo di acqua (ad es. Felaqua Connect) in grado di leggere il microchip di ogni animale che beve dalla ciotola, fornendoti una misurazione precisa di quanto ogni gatto ha bevuto in un periodo di 24 ore.

gatto beve molto

Diagnosi della polidipsia nel gatto

Se ti accorgi che il tuo gatto sta bevendo più acqua del solito, non esitare a fissare un appuntamento con il veterinario per una visita di controllo, affinché possa essere identificata la causa sottostante l’aumento della sete e formulato un piano di trattamento adeguato. Il veterinario eseguirà i seguenti passaggi:

Raccolta dell’anamnesi (storia clinica)

Il veterinario discuterà ogni aspetto relativo alle condizioni del gatto ed esaminerà il suo stato di salute generale. Esistono diverse possibili cause di polidipsia e la raccolta approfondita della storia clinica dell’animale contribuirà a individuarne la causa.

I fattori importanti sono molti, ad esempio i gatti anziani sono più inclini allo sviluppo di determinati problemi rispetto ai gatti più giovani, i gatti che vivono all’aperto sono più suscettibili ad alcuni problemi rispetto ai gatti indoor, ecc.

Anche informazioni dettagliate circa il regime alimentare abituale del gatto sono importanti.

  • Che tipo di cibo mangia il gatto?
  • Ha recentemente introdotto un nuovo alimento nella dieta del gatto ?
  • Somministra degli integratori al gatto?
  • Esistono altri fattori che potrebbero influenzare la sete del gatto?
  • Il gatto urina normalmente? (dovresti osservare attentamente il comportamento del gatto quando è nella cassetta igienica, incluso il controllo dell’eventuale presenza di sangue)
  • Ha cambiato il modo in cui offre l’acqua al gatto (ad es. una fontanella per gatti o l’acqua corrente possono incoraggiare il gatto a bere di più).

Alcune cause di PU e PU/PD possono essere fortemente sospettate semplicemente raccogliendo una storia clinica dettagliata di questo tipo.

Esame fisico

Il veterinario eseguirà un esame fisico approfondito per la ricerca di eventuali anomalie. Questo di norma include la misurazione della temperatura corporea del gatto, l’auscultazione del torace con uno stetoscopio e la misurazione del peso corporeo del gatto (la perdita di peso è associata ad alcune cause di polidipsia).

Esami del sangue di routine

È molto probabile che il veterinario decida di eseguire esami del sangue, incluso un esame emocromocitometrico completo e un profilo biochimico del siero.

In caso di diabete mellito, si riscontreranno livelli elevati di glucosio nel sangue. In presenza di una patologia epatica, è probabile osservare un aumento degli enzimi epatici. L’ipercalcemia può essere riscontrata in specifiche condizioni, mentre nei casi di insufficienza renale si possono notare varie anomalie.

Analisi delle urine

L’esame completo delle urine è una parte importante dell’iter diagnostico in caso di sospetta polidipsia. Il campione di urina può essere raccolto dal proprietario dalla cassetta igienica (chiedi consiglio al veterinario su come procedere) oppure sarà il veterinario a prelevare un campione di urina direttamente dal gatto mediante una tecnica nota come cistocentesi.

Di solito, l’analisi dell’urina prevede l’utilizzo di strisce reattive (dipstick) per diversi componenti, la misurazione del peso specifico (la concentrazione dell’urina), l’esame del sedimento urinario e, in alcuni casi, l’invio di un campione in laboratorio per un’urinocoltura.

Il peso specifico delle urine è particolarmente importante.

  • La presenza di urina concentrata (iperstenurica – peso specifico > 1,030) indica la scarsa probabilità di PU/PD e rende necessario un ulteriore controllo della quantità di acqua bevuta dal gatto.
  • L’urina diluita che ha basso peso specifico (isostenurica – peso specifico 1,005-1,012) è fortemente indicativa di insufficienza renale cronica.
  • L’urina molto diluita (ipostenurica – peso specifico < 1,005) è indicativa del diabete insipido (centrale o nefrogenico) o della polidipsia primaria.

Esami del sangue specializzati

Il veterinario potrebbe raccomandare esami del sangue specifici, come il test di concentrazione totale di T4 nel siero (per escludere la presenza di ipertiroidismo), test per i livelli di cortisolo e per alcune infezioni virali come FeLV e FIV. Questo perché risultati positivi per una di queste condizioni possono avere implicazioni significative per il benessere del gatto.

Altri test

Possono essere eseguite radiografie ed ecografie per esaminare i dettagli delle strutture interne, reni inclusi. A seconda dei casi, può essere raramente raccomandata una tecnica di imaging più avanzata (come la tomografia computerizzata o la risonanza magnetica).

La misurazione della pressione sanguigna può essere raccomandata in alcuni casi come parte di un controllo generale dello stato di salute del gatto.

Qualora vi sia il sospetto di diabete insipido, possono essere eseguiti test speciali per determinare la diagnosi e la tipologia esatta di questa rara condizione. Ciò può comportare una deprivazione idrica, nota come test dell’assetamento, in cui la concentrazione di urina viene misurata in un periodo di tempo in cui al gatto non viene somministrata acqua.

Tuttavia, questo test deve essere eseguito soltanto tenendo il gatto sotto stretta osservazione poiché può causare una grave disidratazione. Questa caratteristica lo rende controverso. Infatti,  alcuni nutrono preoccupazioni sulla sua sicurezza se non viene eseguito con estrema cura. In alcuni casi a lungo termine di PU/PD, un problema noto come ridotta iperosmolarità della midollare renale (renal medullary washout) può complicare questo test. Il veterinario ne discuterà con il proprietario.

Per determinare se il gatto soffre di diabete insipido centrale (causato da un problema a carico della ghiandola pituitaria, nel cervello) o di diabete insipido nefrogenico (causato da un problema renale), il veterinario può eseguire un test che implica l’impiego di un farmaco chiamato desmopressina.

Trattamento della polidipsia nel gatto

Il trattamento per la polidipsia varia a seconda della causa.

Solitamente, l’obiettivo primario è quello di trattare la causa della polidipsia. Una volta risolta la malattia sottostante, anche la polidipsia si risolverà.

Ad esempio, un gatto con diabete mellito, patologia epatica o ipertiroidismo cesserà di bere quantità eccessive di acqua una volta che il diabete sarà sotto controllo, la patologia renale verrà risolta o l’ipertiroidismo verrà trattato in modo efficace.

Raramente viene somministrato un trattamento specifico anti-polidipsia. Il trattamento, di solito, consiste nel curare la causa e non nel trattare i sintomi.

L’unico esempio che potrebbe rientrare in questa descrizione è quando viene diagnosticato il diabete insipido. Questo tipo di diabete è causato dalla carenza dell’ormone antidiuretico (ADH), quindi il trattamento prevede la somministrazione diretta di questo ormone, solitamente sotto forma di collirio a base di desmopressina, anche se talvolta la somministrazione avviene per via orale.

Prognosi

Il grado di monitoraggio necessario dipende dal singolo caso, ma in linea generale i gatti con polidipsia necessitano di controlli frequenti da parte del veterinario fino a quando la causa sottostante non sarà stata trattata in modo efficace.

La prognosi dipende interamente dal singolo caso e dalla causa sottostante della polidipsia.

Fonti

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