La perdita di peso nel gatto è una condizione fisica derivante da un bilancio energetico negativo. Tale situazione può verificarsi quando, per esempio, l’utilizzazione metabolica e l’escrezione dei nutrienti essenziali superano l’apporto calorico. Il dimagrimento viene considerato clinicamente importante quando supera il 10% del normale peso corporeo e non è associato alla perdita di liquidi.
La perdita di peso può essere causata da molteplici meccanismi differenti, che condividono come aspetto comune un apporto calorico o una disponibilità calorica insufficienti per soddisfare le esigenze metaboliche. Le cause sono di varia natura: restrizione calorica intenzionale per ridurre il peso corporeo in caso di obesità oppure dimagrimento associato a patologie potenzialmente pericolose per la vita del gatto.
Le informazioni derivanti dalla raccolta dell’anamnesi sono molto importanti, specie per quanto riguarda il tipo di dieta, la durata e l’ambiente in cui viene conservato il cibo, il livello di attività quotidiana del gatto e l’ambiente in cui vive, la presenza di uno stato di gravidanza, l’appetito, segni di patologie gastrointestinali (vomito, diarrea, rigurgito) o segni di una eventuale patologia specifica.
Indice dei contenuti
Sintomi
- Dimagrimento
- Condizione corporea scarsa
- Perdita di massa muscolare
- Cattivo aspetto del pelo
Cause
Vi sono diverse patologie o situazioni che devono essere prese in considerazione in fase di valutazione, tra cui:
Cause alimentari
- Quantità di cibo insufficiente (apporto calorico insufficiente)
- Qualità del cibo scarsa o inadeguata
- Ridotta appetibilità del cibo
- Cibo avariato
- Conservazione prolungata del cibo con conseguente deterioramento delle sostanze nutritive
Anoressia
L’anoressia è spesso osservabile in molte patologie e disturbi.
Disturbi da malassorbimento (scarso assorbimento intestinale)
- Malattia infiammatoria intestinale. Si tratta di un accumulo microscopico di cellule infiammatorie nella parete intestinale. La causa è sconosciuta, sebbene si pensi possa essere correlata al sistema immunitario. Diarrea e perdita di peso sono sintomi comunemente osservabili.
- Linfangectasia. Si tratta di un disturbo intestinale cronico proteino-disperdente che insorge a seguito della congestione e della disfunzione delle strutture deputate al drenaggio linfatico nell’intestino. È una patologia non comune nel gatto.
- Parassitismo intestinale. È più comune nei gatti più giovani o nei gatti che vivono in condizioni di sovraffollamento e/o insalubri. Può coinvolgere ascaridi, anchilostomi e coccidiosi.
- Infezioni intestinali croniche. Possono comportare malassorbimento. Gli esempi includono infezioni fungine e proliferazione batterica.
- Neoplasie intestinali infiltrative. Possono influenzare negativamente l’apporto calorico.
- Occlusioni gastrointestinali. Possono compromettere un adeguato assorbimento delle sostanze nutritive e tradursi in perdita di nutrienti dovuta a vomito e diarrea.
- Resezione chirurgica di grandi segmenti dell’intestino. Può ridurre notevolmente la superficie assorbente dell’intestino.
Disturbi da maldigestione
- Insufficienza pancreatica esocrina. Si tratta di una condizione in cui il pancreas non produce enzimi a sufficienza per processare il cibo. Nei gatti è rara.
- Ridotta concentrazione di sali biliari dovuta a patologie epatiche o della cistifellea che influenzano digestione e assorbimento.
Disordini metabolici
- Varie forme di insufficienza d’organo (ad esempio cuore, fegato, reni).
- Diabete mellito, che riduce la capacità dell’organismo di utilizzare gli zuccheri o glucosio presenti nel cibo.
- Ipertiroidismo, caratterizzato da un aumento del metabolismo secondario a una aumentata produzione di ormoni tiroidei.
Perdita eccessiva di nutrienti
- Enteropatia proteino-disperdente. Si tratta di un gruppo di malattie caratterizzate dalla perdita eccessiva di proteine nel tratto gastrointestinale.
- Nefropatie proteino-disperdenti. Comportano la perdita di proteine attraverso i reni.
- Emorragia cronica cutanea o intestinale, che si traduce in perdita di proteine.
- Lesioni o ustioni cutanee estese che trasudano siero e aumentano la perdita di proteine dal corpo.
Patologie neuromuscolari
- Principalmente disturbi del sistema nervoso centrale che rendono il gatto inappetente o incapace di mangiare.
- Paralisi dell’esofago
- Disturbi neurologici che influenzano la capacità di introdurre il cibo nella bocca e deglutirlo.
Utilizzo eccessivo delle calorie
- Aumento dell’attività fisica
- Esposizione prolungata a un ambiente freddo
- Gravidanza o allattamento
- Febbre o infiammazione
- Cancro
Infezioni croniche
- Infezioni batteriche, virali, fungine, miste
Diagnosi
Per giungere alla diagnosi definitiva di una causa sottostante, è necessario eseguire determinati test diagnostici. La raccolta dati iniziale prevede una serie di test atti a valutare lo stato di salute generale del gatto. A seconda dei risultati dei test iniziali, verranno poi eseguiti test diagnostici più specifici.
- Studi fecali multipli. Sono importanti per escludere parassitismo intestinale cronico.
- Esame emocromocitometrico completo. Valuta la presenza di infezioni, infiammazioni, leucemie, anemia e altre malattie ematiche.
- Profilo biochimico. Valuta la funzionalità di reni, fegato e pancreas, nonché lo stato di proteine, zuccheri ed elettroliti nel sangue.
- Analisi delle urine. Valuta la funzionalità renale, è di utilità nel rilevare infezioni a carico del tratto urinario, perdita di proteine dai reni e fornisce informazioni sullo stato di idratazione del gatto.
- Radiografie toraciche e addominali per valutare cuore, polmoni e organi addominali.
- Misurazione degli ormoni tiroidei nei gatti anziani.
Esami su base individuale
Il veterinario può raccomandare l’esecuzione di ulteriori test diagnostici per approfondire la causa del dimagrimento e determinare una terapia appropriata. Tali test vengono selezionati su base individuale a seconda di ogni caso specifico e includono:
- Determinazione della immunoreattività tripsino-simile del siero (TLI). Viene utilizzata per diagnosticare alcune patologie pancreatiche che influenzano digestione e assorbimento.
- Ecografia addominale. Valuta gli organi addominali ed è di utilità nell’individuare strutture o masse anomale che possono essere associate alla perdita di peso.
- Analisi degli acidi biliari. Si tratta di esami del sangue effettuati prima e dopo un pasto per valutare la funzionalità epatica.
- Vari saggi ormonali. Possono essere indicati per escludere patologie endocrine.
- Esame endoscopico e biopsia del tratto gastrointestinale. Possono essere raccomandati per la ricerca di patologie quali malattia infiammatoria intestinale, ulcere gastrointestinali, neoplasia.
- Laparotomia esplorativa (chirurgia esplorativa dell’addome). Consente un’ispezione ravvicinata di tutte le strutture addominali e il prelievo di grandi campioni bioptici. Può essere indicata nei casi di difficile diagnosi.
Trattamento
Il veterinario può raccomandare uno o più dei test diagnostici di cui sopra. Nel mentre, potrebbe essere necessario trattare i sintomi, specie se il problema è di grave entità. I seguenti trattamenti aspecifici possono essere applicabili ad alcuni gatti che presentano perdita di peso. Tali trattamenti possono ridurre la gravità dei sintomi o arrecare sollievo. La terapia aspecifica non è da intendersi come sostitutiva del trattamento definitivo della patologia sottostante responsabile della condizione del gatto.
- Nel caso sia stata identificata una causa sottostante, trattare o rimuovere quest’ultima se possibile.
- Fornire all’animale un sufficiente apporto calorico sotto forma di adeguate quantità di una dieta appropriata di alta qualità.
- In alcuni casi può essere provata l’alimentazione forzata.
- Nutrizione parenterale (endovenosa) nei casi ove il gatto non è in grado di assumere il cibo per via orale a causa di vomito o rigurgito. La nutrizione parenterale prevede l’impiego di un sondino gastrico o intestinale o la somministrazione di nutrienti liquidi per via endovenosa.
- Supplementazione con vitamine e minerali. Necessaria per gli animali malnutriti.
- Stimolanti dell’appetito. In alcuni casi, possono essere utili.
Il follow-up è importante, specie se il gatto non migliora rapidamente e/o continua a perdere peso.
La necessità di monitorare l’animale e i metodi necessari dipendono dalla causa che sottostà al dimagrimento. Tuttavia, il paziente dovrebbe essere pesato regolarmente e spesso.
Ovviamente, è bene somministrare al gatto tutti i farmaci prescritti secondo le modalità raccomandate dal veterinario. Nel caso si riscontrino difficoltà nel seguire la terapia o nell’eventualità che l’animale non risponda al trattamento, si consiglia di avvisare prontamente il veterinario.
- Dr. Nancy Kay, DVM, DACVIM – Why is My Cat Getting so Thin? – PetHealthNetwork
- Hilary Parker – Weight Loss in Cats – FETCH by WebMD
- Dr. Bari Spielman – Weight Loss in Cats – PetPlace
- PetMD – Why Is My Cat Losing Weight?
Aggiornato il 26 Maggio 2022 da AIS