Reazioni trasfusionali nel gatto: tipi, segni e trattamento

Che cos’è una reazione trasfusionale?

Una reazione trasfusionale è una reazione medica che si verifica in risposta a una trasfusione di sangue.

Esistono due tipi di reazioni trasfusionali:

Reazioni immunologiche

Molte reazioni vengono classificate come reazioni immunologiche, in cui il sistema immunitario del ricevente della trasfusione di sangue sperimenta una reazione al sangue donato. Le reazioni immunologiche includono:

  • Reazioni allergiche
  • Emolisi (in cui il sistema immunitario del ricevente distrugge i globuli rossi donati)
  • Altri tipi di risposte immunitarie

Reazioni non immunologiche

Altre reazioni trasfusionali non sono immunologiche. Queste reazioni non coinvolgono il sistema immunitario. Esempi di reazioni trasfusionali non immunologiche includono:

  • Sovraccarico di fluidi (quando l’organismo non è in grado di tollerare l’aumento del volume di sangue conseguente a una trasfusione)
  • Tossicità da citrato (una reazione non comune a un anticoagulante usato nelle trasfusioni di sangue)
  • Trasmissione di malattie infettive
  • Contaminazione batterica del sangue trasfuso

Molte reazioni trasfusionali sono ad esordio acuto, entro pochi secondi dall’inizio della trasfusione fino a 48 ore dopo la trasfusione. In altri casi, invece, le reazioni trasfusionali possono essere ritardate, ovvero possono non essere osservate fino a giorni o settimane dopo la trasfusione.

L’incidenza complessiva riportata delle reazioni trasfusionali varia dal 5% al 25%.

Segni clinici delle reazioni trasfusionali nel gatto

I segni clinici di una reazione trasfusionale variano a seconda del tipo di reazione che si verifica. Il segno più comune associato a una reazione trasfusionale è la febbre, associata a una reazione immunologica.

Le reazioni allergiche possono essere accompagnate da:

I pazienti possono anche sviluppare una frequenza cardiaca elevata e tachipnea (respirazione rapida). Durante l’esame fisico, il veterinario può notare un abbassamento della pressione sanguigna, pallore gengivale e altri segni di diminuzione della circolazione sanguigna.

I pazienti che soffrono di emolisi, in cui i globuli rossi vengono distrutti, spesso sviluppano ittero (pelle, occhi e gengive assumono un colore giallo). Il colore giallo caratteristico dell’ittero è causato dalla bilirubina che viene rilasciata dai globuli rossi quando si rompono nel flusso sanguigno.

Il sovraccarico di fluidi/volume può portare a un eccessivo accumulo di liquido nei polmoni. Questo comporta l’insorgere di segni come tosse, dispnea (difficoltà respiratoria) e respiro affannoso.

I segni clinici relativi alla trasmissione di malattie infettive e alla contaminazione batterica variano in base al tipo di infezione coinvolta.

reazioni trasfusionali gatto
Photo by Shikhar Bhatnagar on Unsplash

Diagnosi delle reazioni trasfusionali nel gatto

In molti casi, una reazione trasfusionale può essere diagnosticata sulla base dei soli segni clinici. Nel caso in cui si sviluppino nuovi segni clinici durante o subito dopo una trasfusione di sangue, spesso la causa è riconducibile a una reazione trasfusionale.

La diagnosi di una reazione trasfusionale può essere confermata mediante esami del sangue, analisi delle urine o altri test come esami radiografici. I test diagnostici specifici variano a seconda del tipo di reazione trasfusionale sospettata dal veterinario.

Trattamento delle reazioni trasfusionali nel gatto

L’approccio iniziale nel trattamento di una reazione trasfusionale è l’immediata interruzione della trasfusione, qualora fosse ancora in corso. Il veterinario quindi istituirà una terapia di supporto per il gatto. Questa spesso include la somministrazione di fluidi per via endovenosa (fluidoterapia) per favorire il mantenimento di una pressione sanguigna appropriata.

Successivamente, il veterinario somministrerà al gatto farmaci specifici per il tipo di reazione sperimentata dall’animale. In caso di reazione allergica, verranno somministrati antistaminici, steroidi e/o epinefrina per arrestare la reazione. Ai pazienti con reazioni emolitiche possono essere prescritti cicli prolungati di farmaci immunosoppressori. Nel caso in cui si sospetti una contaminazione batterica, il veterinario può raccomandare la somministrazione di antibiotici. In caso di un sospetto sovraccarico di fluidi, verranno raccomandati diuretici (farmaci che favoriscono l’eliminazione dei liquidi in eccesso).

Prognosi

La prognosi varia a seconda della gravità della reazione e dello stato di salute generale del paziente. Reazioni di lieve entità in gatti altrimenti sani presentano una prognosi favorevole, mentre la prognosi è più riservata nel caso in cui un gatto malato o anziano manifesti una reazione grave.

È possibile ridurre le probabilità di sviluppo di una reazione trasfusionale?

Prima di trasfondere, il veterinario può eseguire dei test per assicurarsi che il sangue del donatore sia adatto al gatto ricevente.

Allo stesso modo dell’essere umano, i gatti hanno diversi gruppi sanguigni. I gruppi sanguigni nei gatti utilizzano un sistema AB, in cui i gatti possono avere un gruppo sanguigno di tipo A, tipo B o tipo AB. Una volta determinato il gruppo sanguigno del gatto, il veterinario può scegliere un donatore con un gruppo sanguigno appropriato per ridurre le probabilità di una reazione trasfusionale.

Il cross-match è un test aggiuntivo che può essere eseguito prima di una trasfusione di sangue. Questo test esamina l’effetto degli anticorpi presenti nel sangue del donatore e del ricevente e come questi anticorpi reagiscono con i globuli.

Prima di procedere alla trasfusione, anche il sangue del donatore deve essere sottoposto a screening per la presenza di malattie infettive. Questo ridurrà le probabilità che il gatto contragga un’infezione a seguito di una trasfusione.

Oltre a queste misure, il veterinario provvederà a monitorare attentamente i segni vitali del gatto prima, durante e dopo la trasfusione di sangue. Questo monitoraggio può contribuire a rilevare precocemente una eventuale reazione trasfusionale migliorando, al contempo, le probabilità di successo del trattamento.

Fonti

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