Cristalluria nel gatto: cause, sintomi e trattamento

Il termine cristalluria si riferisce alla presenza di cristalli nelle urine del gatto. Questi cristalli sono costituiti da minerali e altre sostanze che normalmente si disciolgono nelle urine. I cristalli si formano quando tali sostanze non rimangono disciolte nelle urine e si aggregano, invece, in cristalli.

Sebbene la cristalluria possa essere una condizione clinicamente significativa, può anche essere una scoperta accidentale che non ha rilevanza medica per il gatto che ne è affetto.

È possibile osservare diversi tipi di cristalli nelle urine del gatto, sebbene le forme più comuni siano cristalli di ossalato di calcio e fosfato ammonio magnesiaco (struvite).

Quali sono le cause della cristalluria nel gatto?

In alcuni casi, la cristalluria è semplicemente un artefatto da manipolazione. Quando l’urina si raffredda (ad esempio, se un campione di urina è stato refrigerato prima dell’analisi o lasciato a temperatura ambiente), le sostanze che normalmente rimangono disciolte possono precipitare dall’urina e formare cristalli. Vediamo di chiarire meglio il concetto con un semplice esempio. Sicuramente, avrai notato che puoi sciogliere più zucchero nel tè caldo che nel tè freddo. Lo stesso vale per varie sostanze che normalmente si trovano disciolte nelle urine. Se la cristalluria si sviluppa dopo che l’urina è uscita dal corpo del gatto, una volta che la temperatura inizia a raffreddarsi, non è clinicamente significativa o motivo di preoccupazione.

In altri casi, invece, la cristalluria può essere associata a un problema che incrementa le probabilità di sviluppo di calcoli urinari. In questi gatti, la presenza di cristalli può indicare un’elevata concentrazione di sostanze che formano cristalli nell’urina, urina anormalmente concentrata, un pH urinario insolitamente alto o basso, una dieta ricca di determinate sostanze o l’ingestione di determinate tossine. Pertanto, è importante che il veterinario determini se la cristalluria sia clinicamente significativa, al fine di stabilire l’effettiva necessità di un trattamento.

Quali sono i segni clinici della cristalluria nel gatto?

La cristalluria di per sé non è associata ad alcun segno clinico. I cristalli urinari sono microscopici e non causano dolore a meno che non si aggreghino formando calcoli di dimensioni maggiori all’interno del tratto urinario.

Nel caso in cui la cristalluria sia accompagnata dalla presenza di calcoli alla vescica o altre malattie urinarie, come la cistite idiopatica felina, è possibile osservare segni di infiammazione a carico delle basse vie urinarie. I gatti affetti possono manifestare:

cristalluria gatto
Photo by Carolien van Oijen on Unsplash

Diagnosi della cristalluria nel gatto

La diagnosi della cristalluria avviene tramite l’analisi delle urine. Il veterinario dapprima raccoglierà un campione di urine del gatto. È possibile ottenere questo campione dalla cassetta igienica (usando una lettiera non assorbente), tramite un catetere urinario (che viene posizionato nell’uretra per raccogliere l’urina dalla vescica) o tramite cistocentesi (procedimento in cui un lungo ago viene fatto passare attraverso la parete addominale direttamente nella vescica).

Una volta raccolto, il campione di urina viene centrifugato. Ciò consente a eventuali cristalli, cellule e altri detriti nelle urine di depositarsi sul fondo della provetta, dove possono essere isolati. Questo pellet di cristalli, cellule e detriti viene quindi disciolto in una piccolissima quantità di urina e osservato al microscopio. Nel caso in cui i cristalli risultino visibili durante l’esame microscopico, verrà formulata la diagnosi di cristalluria.

A seconda del grado di cristalluria presente, nonché dei segni clinici manifestati dal gatto e di qualsiasi altro risultato anomalo dell’analisi delle urine, il veterinario può raccomandare ulteriori test per determinare la rilevanza della cristalluria del gatto. Altre procedure diagnostiche potrebbero includere ulteriori analisi delle urine, per determinare se i cristalli sono un reperto coerente e se sono presenti anche in un campione di urina fresca. Il veterinario può anche raccomandare radiografie addominali per escludere la presenza di calcoli alla vescica. Se i cristalli sono rari e il veterinario è relativamente sicuro che siano semplicemente un artefatto, potrebbero non essere necessari ulteriori test.

Trattamento della cristalluria nel gatto

Molti casi di cristalluria non sono clinicamente significativi e non richiedono alcun trattamento.

Nell’eventualità in cui il gatto presenti una cristalluria clinicamente significativa, il veterinario può raccomandare una serie di interventi per contribuire a ridurre la formazione di cristalli e le probabilità di calcoli vescicali. In alcuni casi, è possibile identificare una causa specifica di cristalluria e tale causa può essere alleviata. In molti casi, tuttavia, il trattamento si concentra sulla gestione a lungo termine per ridurre la formazione di cristalli. Aumentare l’assunzione di acqua, regolare il pH urinario e incoraggiare una minzione frequente sono tutte misure che possono incidere nel ridurre la cristalluria nel gatto che ne è affetto.

Il veterinario può raccomandare una dieta su prescrizione e/o farmaci per modificare la composizione chimica dell’urina del gatto e scoraggiare la formazione di cristalli. Inoltre, potrebbe consigliare misure per incoraggiare il gatto a bere più acqua. Attraverso l’utilizzo di fontanelle per gatti e/o acqua aromatizzata (aggiungendo all’acqua normale una piccola quantità di brodo di pollo a basso contenuto di sodio o succo di tonno), è possibile incoraggiare il gatto a bere più acqua ed emettere più urine diluite. Queste misure possono contribuire a ridurre le probabilità che il gatto sviluppi calcoli urinari e sperimenti altri impatti negativi dovuti alla cristalluria.

Fonti

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