Sindrome del vomito biliare nel cane: cause, sintomi e cura

Che cos’è la sindrome del vomito biliare?

La bile favorisce il processo digestivo provvedendo alla scissione dei lipidi (grassi). Le cellule biliari producono continuamente la bile che transita verso il duodeno (la prima porzione dell’intestino tenue) oppure entra nella cistifellea, dove viene immagazzinata. Si tratta di una sostanza amara di colore verde giallastro che contiene acqua, acidi biliari, colesterolo, acidi grassi ed elettroliti. Gli acidi biliari sono chiamati anche sali biliari.

Quando lo stomaco del cane è vuoto, non c’è nulla che possa assorbire gli acidi dello stomaco e la bile. Questo provoca nausea e vomito biliare. Tale condizione è un po’ difficile da trattare perché uno stomaco vuoto causa nausea e vomito che, a loro volta, inducono il cane a non voler mangiare. In assenza di cibo, lo stomaco del cane sarò vuoto. Questo provocherà l’insorgere di nausea e vomito. Tale meccanismo diventerà quindi un ciclo continuo.

La sindrome del vomito biliare può essere più comune nei cani con giardiasi (parassita), allergie alimentari o malattie infiammatorie intestinali (IBD).

Il vomito continuo può causare l’insorgere di disidratazione nel cane, specie nei cuccioli che possono disidratarsi molto rapidamente. Nel caso in cui il cane manifesti sintomi di vomito biliare, è consigliabile consultare il veterinario.

La sindrome del vomito biliare nel cane è il vomito dovuto all’accumulo di bile che irrita il rivestimento dello stomaco. Il vomito biliare nel cane di solito si verifica al mattino o a tarda notte, quando lo stomaco del cane è vuoto.

Sintomi della sindrome del vomito biliare nel cane

I sintomi possono includere:

sindrome del vomito biliare cane
Photo by Roberto Nickson on Unsplash

Cause della sindrome del vomito biliare nel cane

  • La bile che si è accumulata nell’intestino tenue può fuoriuscire nello stomaco.
  • La bile è una sostanza altamente alcalina, che è irritante per il rivestimento dello stomaco.
  • Lo stomaco vuoto non può assorbire la bile; il cane quindi manifesta nausea e si verifica il vomito biliare.
  • Il vomito biliare è più comune nei cani affetti dal parassita Giardia.
  • La sindrome del vomito biliare è comune nei cani con malattia infiammatoria intestinale.

Diagnosi 

Il veterinario provvederà a raccogliere l’anamnesi medica del cane. È importante riferire al veterinario quali sintomi ha manifestato l’animale e con quale frequenza.

  • Si tratta di un evento che si verifica ogni giorno?
  • Il vomito biliare si verifica una sola volta e poi cessa oppure persiste per qualche tempo?
  • Qual è la dieta abituale del cane e con quale frequenza gli viene somministrato il cibo?

Il veterinario eseguirà quindi un esame fisico. Questo può includere la misurazione di temperatura corporea, peso, polso e pressione sanguigna del cane. Il veterinario potrà, inoltre, procedere alla palpazione dello stomaco del paziente e alla auscultazione di cuore e polmoni. Potrà anche controllare elasticità cutanea, gengive e riflesso oculare del cane.

Il veterinario può suggerire radiografie addominali, ecografie, esame delle feci e analisi delle urine. Possono essere eseguiti un esame emocromocitometrico completo e un profilo biochimico del siero. L’esame emocromocitometrico completo può contribuire a determinare lo stato di salute generale del cane. Il profilo biochimico del siero può valutare la funzionalità d’organo. Il vomito biliare può essere causato da diverse condizioni. Per questo motivo, il veterinario provvederà ad escludere altre condizioni di salute o patologie (ad esempio, ostruzione gastrointestinale, pancreatite e parassiti).

Trattamento della sindrome del vomito biliare nel cane

Nel caso in cui il cane sia disidratato, il veterinario darà inizio a una fluidoterapia per via endovenosa. Questi fluidi possono essere somministrati nel giro di 24-48 ore a seconda della gravità della disidratazione. Il paziente, quindi, necessiterà di essere ospedalizzato e di un trattamento intensivo.

Ai cani a cui è stato diagnosticato vomito biliare verrà prescritto un anti-H2 (antagonisti dei recettori istaminici H2) come Tagamet, Pepcid o Zantac. Gli anti-H2 riducono la quantità prodotta di acidi gastrici. Il veterinario può prescrivere agenti procinetici per migliorare la motilità gastrica, che possono essere di aiuto in caso di reflusso acido. Può essere raccomandata la somministrazione a breve termine di sucralfato per favorire la protezione di stomaco ed esofago irritati/infiammati.

Sarà necessario offrire al cane pasti più piccoli più frequentemente. Questo non significa cibo aggiuntivo, ma distribuire ciò che abitualmente mangia il cane in più pasti. La quantità totale giornaliera non deve superare il fabbisogno calorico del cane.

Anche uno spuntino sano prima di dormire, può aiutare il cane a non vomitare il mattino seguente. Talvolta, può risultare utile anche la somministrazione di una piccola quantità di cibo come prima cosa al mattino e attendere un po’ prima di offrire al cane un pasto più abbondante.

In caso di malattia infiammatoria intestinale, il cane dovrà seguire una dieta di alta qualità priva di allergeni. Possono essere raccomandate diete ipoallergeniche idrolizzate. Il veterinario provvederà, ovviamente, a formulare un piano di trattamento dettagliato.

I cani affetti da giardiasi saranno trattati con farmaci antiparassitari come fenbendazolo e/o metronidazolo. Il cane dovrà essere lavato con uno shampoo medicato per eliminare eventuali cisti parassitarie (uova) dal pelo. Ciotole, cuccia e giocattoli dovranno essere lavati in acqua molto calda. È importante pulire e disinfettare anche pavimento, tappeti e tappezzeria. Le superfici dure devono essere disinfettate con una soluzione di candeggina diluita. Il cane dovrà essere riesaminato dopo due settimane.

Prognosi

Una volta trattata la causa specifica della sindrome del vomito biliare, la prognosi è buona. È importante seguire il piano di trattamento formulato dal veterinario specificatamente per la condizione del cane. Saranno necessarie visite di controllo per monitorare i progressi.

Fonti

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