Polmonite nel cane: tipi, cause, sintomi e trattamento

La polmonite è comunemente associata a sintomi come tosse profonda e difficoltà respiratorie, ma è importante comprendere il significato preciso del termine. In ambito medico, il termine “polmonite” viene utilizzato come definizione generale per indicare l’infiammazione dei polmoni. Questa condizione può manifestarsi come una forma specifica di infiammazione polmonare derivante da un’infezione. Sebbene la polmonite possa colpire qualsiasi cane, è più comune nei cani molto giovani, anziani, immunodepressi o affetti da altre condizioni debilitanti.

Classificazione dei tipi di polmonite nel cane

Esistono tre tipi principali di polmonite nel cane:

  • Polmonite batterica o virale: conosciuta anche come polmonite infettiva, questa forma di polmonite si sviluppa a seguito dell’infezione da parte di un virus o di un batterio nelle vie respiratorie.
  • Polmonite da aspirazione: la polmonite da aspirazione si riferisce a un’infezione batterica secondaria dopo l’inalazione di materiale estraneo.
  • Polmonite fungina: la polmonite fungina si sviluppa in seguito all’inalazione di spore fungine.

L’infiammazione polmonare senza coinvolgimento di agenti infettivi può verificarsi in seguito all’inalazione di fumo o sostanze chimiche, in condizioni autoimmuni o in risposta a reazioni allergiche. In questi casi, il quadro clinico dell’animale può essere più accuratamente descritto come un’infiammazione generale del tessuto polmonare anziché una polmonite vera e propria, in considerazione dell’assenza di un processo infettivo sottostante.

Cause della polmonite nel cane

Polmonite batterica o virale

Nella maggior parte dei casi di polmonite infettiva nei cani, la sequenza patologica inizia con il danneggiamento delle vie respiratorie causato da un virus. Questo danno rende il cane più suscettibile a un’infezione batterica secondaria. Alcuni esempi di virus che possono scatenare la polmonite nei cani includono il cimurro, la parainfluenza canina e i virus dell’influenza canina. Il batterio Bordetella bronchiseptica può essere responsabile della polmonite infettiva, anche in assenza di un coinvolgimento virale.

Nelle situazioni in cui è coinvolto un virus, altre specie batteriche possono interagire con il virus stesso e sviluppare la condizione polmonare. La polmonite infettiva è contagiosa, pertanto è necessario isolare gli animali affetti dagli altri cani per prevenire la diffusione della malattia.

In circostanze più rare, potrebbe verificarsi una polmonite estremamente pericolosa causata da Streptococcus equi sottospecie zooepidemicus. Questo scenario si presenta più comunemente in ambienti a densità elevata, come allevamenti o rifugi sovraffollati. Sebbene questa malattia altamente contagiosa non sia comune nei cani domestici, dovrebbe essere considerata in presenza di sintomi gravi, tra cui secrezione nasale sanguinolenta e difficoltà respiratorie.

Polmonite da aspirazione

La polmonite da aspirazione si configura come una condizione in cui il cane inala una sostanza estranea e sviluppa un’infezione secondaria. L’assunzione orale di farmaci rappresenta un potenziale fattore scatenante di polmonite da aspirazione, pertanto si raccomanda di consultare il veterinario per ottenere indicazioni precise circa le corrette pratiche di somministrazione. Un’altra causa comune di polmonite da aspirazione è rappresentata dall’inalazione di materiale rigurgitato o vomitato. Ad esempio, durante un intervento chirurgico, può verificarsi il rigurgito a causa dell’inibizione del normale riflesso della deglutizione indotta dall’anestesia. A tale scopo, il veterinario provvede all’inserimento di un tubo nella trachea del cane al fine di proteggere le vie aeree da eventuali episodi di rigurgito.

Ulteriori fattori predisponenti alla polmonite da aspirazione comprendono condizioni sottostanti come paralisi laringea, megaesofago o convulsioni. La polmonite da aspirazione non è una condizione contagiosa.

Polmonite fungina

La polmonite fungina nei cani è causata dall’inalazione di spore fungine, in genere provenienti da terreni contaminati. I cani sportivi maschi giovani, di taglia medio-grande, soprattutto quelli adibiti alla caccia, presentano un rischio maggiore di esposizione. Generalmente, la polmonite fungina non è considerata contagiosa tra i cani. Tra gli esempi di questo tipo di polmonite vi sono la blastomicosi, l’istoplasmosi e la coccidioidomicosi.

Sintomi della polmonite nel cane

La polmonite batterica, virale e da aspirazione presentano un esordio rapido, a differenza della polmonite fungina che solitamente si sviluppa in modo graduale nel tempo.

Si raccomanda di contattare il veterinario in presenza dei seguenti sintomi di polmonite:

I sintomi elencati di seguito sono più gravi. In presenza di questi segni, è consigliabile recarsi prontamente presso una clinica veterinaria di emergenza:

  • Respirazione affannosa o accelerata
  • Mucose (gengive, labbra, lingua) pallide o bluastre
  • Segni di disorientamento, difficoltà ad alzarsi, intolleranza all’esercizio

In alcuni cani possono essere presenti aree pigmentate sulle gengive, sulle labbra e sulla lingua. Durante la valutazione del colore delle mucose, è importante concentrarsi sulle regioni non pigmentate.

Le infezioni fungine possono coinvolgere sistemi corporei diversi rispetto ai polmoni. Oltre ai sintomi tipici della polmonite, altri segni indicativi di un’eventuale infezione fungina nel tuo cane possono includere:

  • Perdita di peso
  • Ingrossamento dei linfonodi
  • Cambiamenti oculari (opacità, alterazioni cromatiche, alterazioni della vista)
  • Presenza di ascessi cutanei o lesioni drenanti
  • Claudicazione o alterazioni dell’andatura
  • Debolezza, difficoltà a mantenere l’equilibrio
  • Comportamento insolito
  • Diarrea o diminuzione dell’appetito
polmonite cane

Diagnosi

Fortunatamente, i veterinari dispongono di diversi strumenti per diagnosticare la polmonite. La procedura diagnostica comprende un’anamnesi dettagliata del cane, un esame fisico approfondito e l’esecuzione di radiografie del torace. Durante questo processo, il veterinario procederà all’auscultazione dei polmoni, prestando particolare attenzione a eventuali segni di sforzo respiratorio.

Nel caso in cui il veterinario esprima preoccupazioni circa i livelli di ossigeno del cane, potrebbe impiegare un pulsossimetro per misurare la saturazione di ossigeno nel sangue. Tale strumento viene spesso posizionato sulle labbra o sul padiglione auricolare dell’animale. Questo metodo consente una valutazione non invasiva e relativamente semplice dei livelli di ossigeno nel sangue del cane. In caso di ricovero ospedaliero, il veterinario potrebbe valutare i livelli di ossigeno mediante un campione di sangue. La presenza di una polmonite grave solitamente si accompagna a una diminuzione dei livelli di ossigeno.

La coltura batterica è un’analisi determinante per identificare il tipo specifico di batteri presenti e stabilire quali antibiotici possano risultare efficaci nel trattamento della polmonite. Inizialmente, la maggior parte dei veterinari avvia la terapia senza eseguire la coltura, soprattutto quando per il proprietario dell’animale potrebbe risultare difficile sostenere le spese aggiuntive. Tuttavia, esiste la possibilità di eseguire una procedura sotto sedazione denominata lavaggio broncoalveolare, volta a “lavare” le vie aeree inferiori. Questo processo consente di raccogliere campioni di liquido e cellule dalle vie respiratorie inferiori dell’animale. Una volta ottenuto questo campione, è possibile eseguire la coltura del liquido per identificare i tipi specifici di batteri coinvolti. Nel caso in cui il veterinario opti per la coltura, potrebbe apportare modifiche al piano di trattamento in base ai risultati ottenuti.

La diagnosi di un’infezione fungina potrebbe richiedere ulteriori test, come la citologia dei linfonodi o delle lesioni cutanee. Un campione di urine potrebbe essere inviato a un laboratorio di riferimento per la ricerca di organismi fungini specifici. Nel caso in cui vi sia la sospetta presenza di una polmonite fungina, il veterinario potrebbe iniziare il trattamento con farmaci antifungini in attesa dei risultati dei test.

Trattamento della polmonite nel cane

Cosa fare a casa

Per i casi di lieve entità, la gestione della polmonite può avvenire a casa soprattutto se la condizione viene identificata precocemente. La prescrizione di antibiotici è una prassi comune per quasi tutti i casi di polmonite virale o batterica e polmonite da aspirazione. È fondamentale somministrare i farmaci prescritti seguendo in modo scrupoloso le indicazioni del veterinario al fine di minimizzare il rischio di sviluppare resistenza batterica.

Durante il periodo di recupero, è consigliabile evitare che il cane pratichi attività fisiche intense. Pur consentendo all’animale una certa libertà di movimento, come raggiungere le ciotole di acqua e cibo o uscire in caso di necessità fisiologiche, è opportuno limitare l’esercizio fisico. È fondamentale seguire le indicazioni del veterinario in merito al livello di attività consentito. Assicurati che il cane abbia sempre libero accesso alla ciotola dell’acqua per garantire un adeguato stato di idratazione.

Il veterinario potrebbe consigliare la pratica della nebulizzazione, un processo mediante cui viene creato un fine vapore o nebbia contenente particelle d’acqua o sostanze mediche. Nel contesto della cura della polmonite, la nebulizzazione può essere utilizzata per veicolare farmaci direttamente ai polmoni del cane favorendo in questo modo la liquefazione delle secrezioni e facilitando la respirazione. In alcuni casi, il veterinario può fornire al proprietario un nebulizzatore da utilizzare comodamente a casa.

Nel caso in cui non si disponga di un nebulizzatore, è comunque possibile creare vapore benefico per l’animale. Una procedura semplice consiste nell’accompagnare il cane in bagno, chiudere la porta, spegnere eventuali ventilatori e far scorrere nella doccia acqua calda per 10-15 minuti. Le sessioni di nebulizzazione o di vapore sono di solito seguite dal coupage (percussione), una pratica che coinvolge l’uso delle mani per eseguire un delicato ma deciso colpetto sul petto del cane, procedendo generalmente dalla parte posteriore del torace verso la parte anteriore su entrambi i lati. Nel caso in cui il veterinario richieda al proprietario di eseguire il coupage, è sempre consigliabile chiedere una dimostrazione della tecnica corretta prima di effettuarlo a casa.

Per le infezioni fungine, il veterinario prescriverà farmaci antifungini come l’itraconazolo. La polmonite fungina richiede un trattamento prolungato rispetto a quella batterica. Anche se la terapia ha inizio in clinica, sarà necessario proseguire la somministrazione degli antifungini anche a casa, per un periodo che può estendersi da 2 a 6 mesi.

Per favorire l’espulsione delle secrezioni accumulatesi nelle vie aeree dell’animale, è consigliabile evitare l’uso di sedativi della tosse. Inoltre, è fondamentale astenersi dal somministrare farmaci da banco ad uso umano a meno che non sia espressamente indicato dal veterinario. Alcuni di questi farmaci, tra cui l’ibuprofene, possono essere pericolosi per il cane.

Trattamento in regime ospedaliero

I casi di polmonite di moderata e grave entità richiedono generalmente il ricovero ospedaliero per diversi giorni. I trattamenti comuni somministrati durante il ricovero includono:

  • Ossigenoterapia: nel caso in cui la pulsossimetria riveli livelli di ossigeno inferiori al 94%, può essere necessario somministrare ossigeno. Questa procedura può avvenire tramite un’apposita gabbia ossigeno o attraverso cannule nasali.
  • Fluidoterapia: la somministrazione di fluidi tramite catetere endovenoso è importante per prevenire la disidratazione.
  • Antibiotici o antifungini: inizialmente, al cane potrebbero essere somministrati antibiotici o antinfungini per via endovenosa. Successivamente, sarà possibile passare a forme di trattamento orale quando il cane sarà in grado di tollerarle o quando il veterinario lo riterrà opportuno.
  • Nebulizzazione con coupage: è probabile che il cane venga sottoposto a sessioni di nebulizzazione salina con coupage più volte al giorno.
  • Supporto nutrizionale: in caso di inappetenza, possono essere somministrati stimolanti dell’appetito o, se necessario, può essere presa in considerazione l’alimentazione assistita.

I casi critici di polmonite possono necessitare dell’impiego di un ventilatore polmonare, il cui costo risulta spesso proibitivo per la maggior parte dei proprietari ed è associato a una prognosi meno favorevole. In casi rari, la polmonite può manifestarsi ricorrentemente in un lobo polmonare specifico, suggerendo la possibilità di una rimozione chirurgica del lobo (lobectomia). Nei casi che richiedono un intervento chirurgico, è in genere presente una causa sottostante, come la presenza di un corpo estraneo bloccato nel lobo polmonare.

Prognosi

La maggior parte dei cani affetti da polmonite infettiva o da aspirazione, sottoposti a un trattamento adeguato, manifesta un miglioramento entro tre giorni. Il protocollo terapeutico standard ha una durata di due settimane circa che può essere estesa in caso di necessità. Nel caso in cui sia presente una causa sottostante, come una condizione neurologica che aumenta il rischio di aspirazione, la prognosi dipenderà dalla gestione di questo fattore di rischio.

La prognosi in caso di polmonite fungina è più incerta. Il tasso di mortalità associato alla blastomicosi è approssimativamente del 20% e il 20-25% circa dei cani trattati può sperimentare recidive. L’istoplasmosi limitata ai polmoni presenta una prognosi più favorevole rispetto all’istoplasmosi che coinvolge il tratto gastrointestinale o altre aree. Analogamente alla blastomicosi, l’istoplasmosi comporta il rischio di recidiva. Il tempo di recupero relativo alle polmoniti fungine può richiedere diversi mesi.

La polmonite non trattata può risultare fatale per i cani. Se il tuo animale domestico viene diagnosticato con questa condizione, è essenziale collaborare con il veterinario per stabilire un piano di trattamento realistico, attuabile e adatto alle esigenze del cane.

Prevenzione

Per proteggere il tuo cane dai virus che possono causare la polmonite, è consigliabile seguire le indicazioni sulla vaccinazione DHPP e per Bordetella fornite dal veterinario. Quest’ultimo valuterà il rischio individuale del tuo animale domestico e svilupperà un piano di vaccinazione personalizzato, adattato alle sue esigenze specifiche.

La vaccinazione DHPP è una combinazione di vaccini per cani che mira a proteggere contro diverse malattie infettive. Le lettere “DHPP” corrispondono alle seguenti malattie:

  • D – Distemper (cimurro): una grave malattia virale che colpisce molteplici sistemi corporei e può causare sintomi neurologici, respiratori e gastrointestinali.
  • H – Hepatitis (Epatite infettiva): questa malattia è causata da un adenovirus e può provocare problemi epatici e respiratori.
  • P – Parvovirus (Parvovirosi): una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente l’apparato digerente del cane causando gravi problemi gastrointestinali.
  • P – Parainfluenza: si tratta di un’infezione virale delle vie respiratorie, che può contribuire alla comparsa di tosse e problemi respiratori nel cane.

Nel caso in cui il tuo animale domestico presenti condizioni predisponenti all’aspirazione, come paralisi laringea o megaesofago, apportare modifiche allo stile di vita può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la polmonite. Per esempio, se il tuo cane soffre di megaesofago, il veterinario potrebbe consigliare di alimentarlo mantenendo una posizione verticale (Sedia di Bailey) per prevenire l’aspirazione.

Purtroppo, la polmonite fungina non può sempre essere prevenuta. Tuttavia, essere consapevoli dei sintomi della polmonite fungina può aiutarti a riconoscerli precocemente, aumentando così le possibilità di successo del trattamento. In caso di dubbi o preoccupazioni, è sempre consigliabile consultare il veterinario per una valutazione approfondita della salute del tuo cane.

Fonti

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