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Incontinenza urinaria nel gatto: cause, sintomi, diagnosi e cura

Per incontinenza urinaria nel gatto si intende la perdita del controllo volontario della minzione da parte dell’animale. Affinché la minzione sia normale, i nervi e i muscoli della vescica urinaria devono funzionare correttamente.

Talvolta, l’incontinenza urinaria viene confusa con la minzione inappropriata, spesso conseguenza di un problema comportamentale. Per distinguere le suddette condizioni, può essere necessario eseguire test diagnostici.

Probabilmente, la forma più comune di incontinenza felina viene chiamata incontinenza da incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale e si ritiene sia dovuta a un indebolimento della muscolatura uretrale. Interessa più comunemente i gatti femmina sterilizzati di mezza età e di taglia medio-grande.

Cause dell’incontinenza urinaria nel gatto

Le cause dell’incontinenza urinaria possono essere neurogeniche e non-neurogeniche.

Cause neurogeniche

Includono quelle causate da anomalie a carico di parti del sistema nervoso coinvolte nella regolazione della minzione.

Cause non-neurogeniche

Includono problemi congeniti (anomalie presenti alla nascita), come posizione anatomica impropria dell’apertura ureterale (ectopia ureterale), iperdistensione vescicale dovuta a una ostruzione parziale, incontinenza ormone-sensibile e incontinenza associata a una infezione del tratto urinario.

Sintomi dell’incontinenza urinaria nel gatto

  • Sgocciolamento post minzionale (emissione di gocce di urina dopo la minzione)
  • Il proprietario può notare la presenza di macchie bagnate dove il gatto ha dormito
  • Irritazione cutanea dovuta al contatto con l’urina

Trovare in casa macchie bagnate non implica necessariamente che il gatto sia incontinente. I gatti che presentano polidipsia (aumento della sete) e poliuria (aumento delle minzioni) possono urinare in casa a causa dell’aumentato volume delle urine e non essere in grado di raggiungere la cassettina igienica in tempo.

La presenza di sforzo durante l’atto minzionale e di sangue nelle urine suggerisce altri disturbi, tra cui cistite batterica o calcoli vescicali.

Diagnosi differenziale

Esistono altre condizioni che possono causare l’insorgere di sintomi simili a quelli riscontrabili nei gatti affetti da incontinenza urinaria. Pertanto, per stabilire una diagnosi di incontinenza urinaria, è necessario escludere tali disturbi.

Problemi neurologici che possono essere suddivisi in:

  • Problemi che colpiscono il controllo volontario della minzione, ovvero problemi a carico dei motoneuroni superiori. Questi includono lesioni cerebrali, cerebellari, del tronco encefalico e del midollo spinale.
  • Problemi che colpiscono l’arco riflesso nervoso locale che controlla direttamente la minzione, ovvero problemi a carico dei motoneuroni inferiori. Questi includono: traumi, neoplasie, infarti e lesioni nervose.

Varietà di problemi di natura non neurologica, tra cui:

  • Incontinenza ormone-sensibile. Per i gatti femmina si parla di incontinenza estrogeno-sensibile e per i gatti maschi di incontinenza testosterone-sensibile.
  • Incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale.
  • Difetti congeniti, come ectopia ureterale (posizione anatomica impropria dell’apertura uretrale) presente alla nascita.
  • Incontinenza da iperafflusso dovuta a una parziale ostruzione uretrale.
  • Disturbi della muscolatura vescicale, come in caso di vescica iperattiva o ipoattiva.

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Diagnosi dell’incontinenza urinaria nel gatto

Per confermare la diagnosi di incontinenza urinaria ed escludere altre patologie che possono causare sintomi simili (come infezione batterica, calcoli o patologie prostatiche nei gatti maschi), è necessario eseguire determinati test diagnostici, tra cui:

  • Anamnesi completa. La raccolta dell’anamnesi può includere domande sullo stato riproduttivo dell’animale (il gatto è sterilizzato o intero?), sulla presenza di sgocciolamento minzionale durante il sonno o quando il gatto è sdraiato, alterazioni relativamente al consumo di acqua o alla produzione di urina, presenza di altre malattie, traumi precedenti, anomalie dell’andatura che potrebbero essere suggestive di una patologia neurologica, presenza di sangue nelle urine, aumento della frequenza minzionale, precedenti infezioni del tratto urinario, precedente terapia farmacologica, costipazione e presenza di problemi comportamentali.
  • Esame fisico, inclusivo di palpazione dell’addome, esame rettale nei gatti maschi per la valutazione della prostata ed esame vaginale nei gatti femmina.
  • Analisi delle urine per valutare la presenza di globuli bianchi, globuli rossi o batteri.
  • Urinocoltura e antibiogramma per valutare la presenza di una infezione batterica del tratto urinario.
  • Esame emocromocitometrico e profilo biochimico del siero per valutare la salute generale del gatto e altri sistemi corporei.
  • Radiografia addominale in bianco per valutare l’eventuale presenza di calcoli.

Per comprendere l’impatto dell’incontinenza urinaria sul gatto o qualora gli esami preliminari non producano una diagnosi, il veterinario può raccomandare ulteriori test diagnostici al fine di escludere o diagnosticare altre condizioni. Tali test vengono selezionati su base individuale a seconda di ogni caso specifico:

  • Cateterizzazione urinaria per determinare la quantità di urina residua nella vescica in seguito al tentativo di urinare e per identificare eventuali ostruzioni.
  • Analisi del liquido prostatico per valutare l’eventuale presenza di prostatite nei gatti maschi.
  • Studi radiografici con mezzo di contrasto, come cistouretrogramma per la valutazione di vescica e uretra, pielogramma per via endovenosa o urografia escretoria per valutare reni e ureteri.
  • Esame ecografico per valutare l’eventuale presenza di calcoli, neoplasie od ostruzione.
  • Uretrocistoscopia. Si tratta di una tecnica che prevede l’inserimento di un cistoscopio rigido o flessibile nella vagina, nell’uretra e nella vescica dei gatti femmina che consente la visualizzazione diretta di dette strutture al fine di identificare anomalie anatomiche, calcoli o neoplasie. In genere, questa procedura richiede l’intervento di uno specialista.
  • Nei casi difficili, possono essere condotti speciali studi fisiologici della minzione, come profilo pressorio uretrale o cistometrogramma, per la valutazione del controllo nervoso della minzione. Questi test richiedono l’intervento di uno specialista.

Trattamento dell’incontinenza urinaria nel gatto

Il trattamento dell’incontinenza urinaria dipende dalla causa della condizione e da altri fattori che devono essere analizzati dal veterinario.

Esistono diverse cause potenziali di incontinenza urinaria ed è necessario identificare una causa specifica per poter istituire una terapia ottimale.

I trattamenti possono includere quanto segue:

  • L’incompetenza del meccanismo dello sfintere uretrale nei gatti femmina sterilizzati di mezza età e di taglia medio-grande può essere trattata con farmaci come la fenilpropanolamina.
  • In alcuni casi, può essere utilizzata una terapia ormonale con estrogeni come il dietilstilbestrolo.
  • Una muscolatura vescicale iperattiva (iperreflessia del detrusore) può essere trattata mediante l’impiego di miorilassanti (farmaci in grado di agire sulla muscolatura), come la propantelina.
  • Lo spasmo uretrale che causa ostruzione funzionale della vescica può essere trattato con farmaci miorilassanti, come la fenossibenzamina.
  • L’ostruzione funzionale causata da dissinergia (mancanza di coordinazione) della vescica e dell’uretra, come nel caso di una vescica che si contrae contro un’uretra chiusa (dissinergia riflessa), può essere trattata con il farmaco miorilassante fenossibenzamina e con lo stimolante della muscolatura vescicale betanecolo.
  • L’incontinenza urinaria nei gatti maschi non interi può essere talvolta trattata efficacemente con iniezioni di testosterone.
  • Nei casi di grave indebolimento della muscolatura vescicale, può essere necessario posizionare un catetere urinario permanente allo scopo di mantenere la vescica vuota per un lasso di tempo prolungato (7-14 giorni), periodo durante il quale può verificarsi il recupero della funzionalità vescicale.
  • Per consentire il drenaggio manuale della vescica da parte del proprietario dell’animale, può essere posizionato chirurgicamente un dispositivo di drenaggio permanente, detto sonda cistostomica. Questa procedura viene talvolta effettuata nei gatti che presentano una ostruzione della vescica dovuta ad un cancro.
  • L’ectopia ureterale viene trattata mediante riposizionamento chirurgico, ma tale procedura non sempre corregge l’incontinenza e potrebbe essere necessaria una terapia farmacologica dopo l’intervento.

Cosa fare a casa

  • Somministrare al gatto tutti i farmaci prescritti secondo le modalità raccomandate dal veterinario.
  • Il gatto deve sempre avere libero accesso ad acqua fresca e pulita.
  • Concordare con il veterinario curante visite di follow-up per esami e analisi delle urine.
  • Nel caso in cui il gatto non risponda adeguatamente al trattamento, può essere necessaria una rivalutazione per identificare altre cause di incontinenza urinaria.
Fonti

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Ultimo aggiornamento in data 8 Novembre 2022