Cisti dermoidi nel cane: sintomi e trattamento

Le cisti dermoidi nel cane sono tumori benigni caratterizzati da una parete fibrosa rivestita di pelle, specificatamente di epitelio stratificato. Esse contengono pelle desquamata, peli, follicoli piliferi, secrezioni delle ghiandole sudoripare, secrezioni delle ghiandole sebacee, nervi residui e detriti ghiandolari.

L’origine delle cisti dermoidi è correlata alla fase dello sviluppo embrionale. Originano dal derma (che è lo strato principale della pelle sito fra l’epidermide e il tessuto sottocutaneo). Il derma è costituito prevalentemente da una rete di fibre di collagene. Tuttavia, esso contiene anche vasi sanguigni, cellule, nervi e altre fibre.

Le cisti dermoidi si sviluppano primariamente lungo la parte superiore della schiena, che in gergo medico viene definita linea mediana dorsale. Le cisti dermoidi oculari possono comparire su palpebra, cornea o congiuntiva. Sono stati riportati anche casi di cisti dermoidi ovariche nei cani domestici. La maggior parte delle cisti, incluse le cisti dermoidi, è innocua (benigna). Tuttavia, talvolta esse possono evolversi in masse maligne. Le cisti possono anche rompersi e divenire infette e dolorose per i cani affetti.

Cause delle cisti dermoidi nel cane

Le cisti dermoidi sono tipicamente congenite (presenti alla nascita) e si sospetta una forte componente ereditaria. Sono piuttosto comuni nei cani domestici e rare nei gatti domestici. Come menzionato in precedenza, le cisti dermoidi originano durante la fase di sviluppo embrionale. Ciò significa che si sviluppano nell’utero durante la formazione di cellule, tessuti e organi del cucciolo.

Si ritiene che la causa sottostante sia la mancata separazione completa del tubo neurale dall’epidermide durante l’embriogenesi. Il tubo neurale è il precursore del sistema nervoso centrale nell’embrione in via di sviluppo. L’epidermide è lo strato più esterno non vascolare della pelle. L’embriogenesi è il complesso dei fenomeni di formazione e sviluppo dell’embrione che avviene all’interno dell’utero.

Le cisti dermoidi di solito non sono associate ad anomalie del midollo spinale canino, nonostante la loro sede e il loro probabile sviluppo dalle cellule che diventano alla fine parte del sistema nervoso centrale dell’animale.

cisti dermoidi cane

Segni e sintomi delle cisti dermoidi nel cane

La maggior parte dei cani che presenta cisti dermoidi o altre formazioni cistiche cutanee o sottocutanee è asintomatica. Ciò significa che non manifesta segni esteriori di disagio, distress, comportamento insolito o dolore. Se una cisti si rompe, può divenire piuttosto dolorosa per l’animale. Esse spesso sono anche estremamente pruriginose.

I proprietari di cani che presentano cisti dermoidi spesso portano l’animale dal veterinario per la valutazione di masse morbide che possono essere fluttuanti, semi-solide, non dolorose e mobili sotto o all’interno degli strati della cute. Le cisti dermoidi possono essere presenti in qualsiasi regione corporea.

Tuttavia, esse si localizzano preferenzialmente lungo la parte superiore di collo e schiena, nota come linea mediana dorsale. Possono anche comparire sugli occhi o intorno ad essi. Le cisti dermoidi possono essere solitarie o comparire in gruppi.

Talvolta, esse drenano un liquido denso di colore variabile da giallognolo a marrone, sebbene di solito si riempiano nuovamente nel corso del tempo. Quando una cisti si rompe può divenire infiammata, dolorosa, pruriginosa e infetta. Talvolta, i cani che presentano cisti dermoidi possono causarne la rottura mediante leccamento, grattamento e/o mordicchiamento.

I cani più a rischio

Le cisti dermoidi congenite sono comuni nelle razze Boxer, Kerry Blue Terry e Rhodesian Ridgeback.

Diagnosi

Esistono diversi tipi distinti di cisti cutanee e sottocutanee osservabili nei cani domestici. In genere, le cisti sono identificabili visivamente e mediante palpazione digitale. Le cisti dermoidi possono essere distinte dalle cisti follicolari e infundibolari in modi diversi.

Può essere effettuata una procedura nota come agoaspirato per prelevare un piccolo campione del materiale cistico interno. Questa procedura prevede l’inserimento di un ago sterile nel centro della ciste e il prelievo di un campione mediante siringa. Il campione viene poi posto su un vetrino ed esaminato al microscopio.

Una diagnosi più definitiva può essere formulata effettuando una biopsia escissionale. Questa procedura prevede la rimozione chirurgica dell’intera cisti e di una piccola porzione del tessuto circostante, che saranno poi sottoposte ad un laboratorio di patologia per una valutazione al microscopio mediante un processo denominato istopatologia. Gli esiti dell’esame istopatologico determineranno il tipo specifico di cisti e la fonte del tessuto da cui ha originato. Tali esiti, inoltre, consentiranno al veterinario di escludere la presenza di un tumore della pelle come potenziale causa della massa. Le cisti dermoidi sono le uniche cisti che, una volta aperte, contengono follicoli e fusti piliferi al loro interno.

Il proprietario non deve mai spremere qualsiasi cisti o altra protuberanza presente sulla pelle del cane nel tentativo di drenarne il contenuto. Questo potrebbe aumentare notevolmente il rischio di infezione secondaria e infiammazione. Potrebbe inoltre causare disagio e dolore nel cane. Infine, il sistema immunitario del cane può reagire alla cisti rotta come se si trattasse di un corpo estraneo.

Trattamento delle cisti dermoidi nel cane

Gli obiettivi del trattamento consistono nell’eliminazione delle cisti dermoidi e nel prevenirne la ricomparsa.

L’escissione (asportazione) chirurgica è il trattamento ottimale. A seconda delle dimensioni e della sede delle cisti, la rimozione può essere eseguita sotto sedazione e anestesia locale oppure può richiedere anestesia generale. Di solito, la procedura chirurgica è piuttosto semplice.

Occasionalmente, tuttavia, la sede delle cisti può divenire infiammata e infetta dopo l’intervento. Se ciò accade, il veterinario curante probabilmente raccomanderà antibiotici orali e trattamenti medicati topici.

Un’altra opzione di trattamento è la “negligenza benevola” (“benign neglect”) che consiste nel monitorare le cisti senza l’implementazione di un piano di trattamento. Qualora le cisti non si rompano e non causino alcun disagio apparente al cane, la loro rimozione è fondamentalmente un’opzione cosmetica.

Fonti

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