Ipocalcemia nel gatto: sintomi, cause e trattamento

Il calcio è un minerale presente in piccole quantità nell’organismo del gatto. Essenziale per diverse funzioni vitali, il calcio svolge un ruolo cruciale nella contrazione muscolare, nella trasmissione degli impulsi nervosi, nella coagulazione del sangue e nella crescita delle ossa.

Cos’è l’ipocalcemia?

L’ipocalcemia è una condizione che si manifesta quando il livello ematico di calcio risulta inferiore alla norma. Talvolta, si può verificare un’alterazione nella regolazione delle concentrazioni ematiche di calcio con conseguente sviluppo di ipocalcemia.

Sintomi dell’ipocalcemia nel gatto

Lievi riduzioni delle concentrazioni ematiche di calcio generalmente non causano segni clinici evidenti, ma possono essere identificate attraverso esami del sangue di routine. Tuttavia, nel caso in cui l’ipocalcemia progredisca da moderata a grave, possono emergere segni clinici significativi.

I primi segni di ipocalcemia comprendono irrequietezza, rigidità muscolare, debolezza, irritabilità, tremori muscolari e ipersensibilità con risposta aumentata agli stimoli tattili e sonori. Sintomi più profondi possono includere intense contrazioni muscolari generalizzate, che possono evolvere in spasmi muscolari incontrollati, crisi convulsive e, infine, portare al decesso del paziente.

Cause dell’ipocalcemia nel gatto

Insufficienza renale cronica

Nel gatto, l’insufficienza renale cronica (IRC), nota anche come malattia renale cronica, rappresenta la causa più frequente di ipocalcemia. L’azotemia, caratterizzata dall’aumento dei livelli ematici dei due enzimi renali, BUN (azoto ureico nel sangue) e creatinina, insieme all’iperfosfatemia, ossia l’incremento dei livelli di fosforo nel sangue, sono conseguenze dirette della compromessa capacità di filtrazione e funzionalità renale. I livelli di calcio e fosforo mostrano una stretta correlazione e in presenza di un aumento dei livelli di fosforo si verifica una concomitante diminuzione dei livelli di calcio.

ipocalcemia gatto

Quando si osserva una diminuzione dei livelli di calcio nel sangue, si verifica un’ipertrofia della ghiandola paratiroidea, che risponde con un aumento della secrezione dell’ormone paratiroideo (PTH) al fine di stabilizzare le concentrazioni sieriche di calcio entro un range normale. Tuttavia, è raro che l’ipocalcemia causata dall’insufficienza renale cronica manifesti segni clinici significativi come tremori muscolari, contrazioni, tetania o convulsioni. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi di insufficienza renale cronica felina, si osservano concentrazioni sieriche di calcio entro il range normale. Nel trattamento dell’ipocalcemia associata all’insufficienza renale cronica, l’approccio terapeutico si concentra sulla riduzione delle concentrazioni sieriche di fosfato mediante restrizione dietetica del fosforo e la somministrazione di chelanti del fosfato che riducono l’assorbimento del fosforo a livello intestinale.

Complicanza post-operatoria

L’ipocalcemia può manifestarsi come una complicanza post-operatoria conseguente al trattamento chirurgico dell’ipertiroidismo, una condizione frequente nei gatti anziani. Durante una tiroidectomia, cioè l’asportazione chirurgica della ghiandola tiroidea, vi è il rischio di danneggiamento o rimozione accidentale della ghiandola paratiroidea, che si trova in prossimità della tiroide. Tale situazione porta all’insorgenza di ipoparatiroidismo o deficit dell’ormone paratiroideo, che comporta una riduzione dei livelli di calcio e un aumento delle concentrazioni di fosforo nel sangue. In considerazione di questa potenziale complicanza, è pratica comune ricoverare il gatto per un periodo di osservazione post-operatoria al fine di monitorare con attenzione le concentrazioni ematiche di calcio e intervenire con trattamenti appropriati, se necessario.

Altre cause

Esistono altre cause meno comuni dell’ipocalcemia, tra cui l’ipocalcemia associata all’allattamento in una gatta in periodo di lattazione (nota come tetania puerperale, eclampsia o febbre da latte), l’ipoproteinemia caratterizzata da bassi livelli di proteine nel sangue, la pancreatite, nonché l’ipocalcemia correlata all’uso di farmaci specifici e all’esposizione a tossine.

Trattamento dell’ipocalcemia nel gatto

In caso di ipocalcemia grave, la correzione immediata dei bassi livelli richiede l’impiego di iniezioni di calcio. La maggior parte dei gatti affetta da ipocalcemia severa richiederà un ricovero ospedaliero fino al raggiungimento della stabilizzazione dei livelli di calcio, poiché questa condizione comporta potenziali rischi per la vita del gatto.

Il trattamento a lungo termine dell’ipocalcemia può prevedere l’integrazione della dieta con sali di calcio e la somministrazione di vitamina D sotto forma di compresse, capsule o soluzione liquida, al fine di aumentare l’assorbimento intestinale del calcio. Sarà necessario un monitoraggio periodico delle concentrazioni di calcio nel sangue da parte del veterinario per valutare l’efficacia del trattamento. La durata del trattamento è strettamente correlata alla causa sottostante della condizione.

Fonti

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