Gastroenterite linfo-plasmocitaria nel cane

La gastroenterite linfo-plasmocitaria è una forma di malattia infiammatoria intestinale dovuta all’infiltrazione delle cellule infiammatorie nel rivestimento di stomaco e intestino del cane in seguito a una risposta immunitaria anomala. Sebbene la causa esatta non sia nota, è possibile che gli stessi batteri intestinali possano essere coinvolti nella stimolazione della risposta immunitaria. Ciò significa che l’organismo reagisce ai batteri intestinali come se fossero estranei, rilasciando cellule immunitarie che causano l’infiammazione. Probabilmente anche fattori ambientali, alimentari e immunologici giocano un ruolo nello sviluppo della malattia.

Sebbene la maggior parte dei cani con gastroenterite linfo-plasmocitaria sia di mezza età, questa malattia è stata diagnosticata anche in cani di appena 8 mesi di età. Segni e sintomi possono variare in intensità e frequenza, ma in genere i cani affetti inizialmente manifestano segni di malattia in modo intermittente la cui frequenza aumenta nel tempo.

Sintomi della gastroenterite linfo-plasmocitaria nel cane

Nella maggior parte dei cani, il sintomo più comune è la diarrea. Tuttavia, è possibile la presenza di vomito quando è lo stomaco ad essere maggiormente coinvolto. Altri possibili segni includono inappetenza, sangue nelle feci e/o vomito.

Esistono diverse condizioni caratterizzate da sintomi simili a quelli della gastroenterite linfo-plasmocitaria, tra cui malattia infiammatoria intestinale granulomatosa, infezioni gastrointestinali (tra cui istoplasmosi, Salmonella, Giardia e proliferazione batterica), tumori gastrointestinali e patologie del pancreas.

gastroenterite linfo-plasmocitaria cane

Diagnosi della gastroenterite linfo-plasmocitaria nel cane

  • Spesso gli esiti di esame emocromocitometrico completo e profilo biochimico sono normali, sebbene possa essere presente una lieve anemia (bassa conta dei globuli rossi) o un basso livello di proteine.
  • Possono essere raccomandati esami per la pancreatite per escludere un problema a carico della funzionalità pancreatica.
  • La valutazione dei livelli della vitamina B12 (cobalamina) e dell’acido folico può contribuire a determinare la presenza di assorbimento intestinale.
  • I reperti della radiografia dell’addome in bianco in genere appaiono normali. Tuttavia, studi radiografici con mezzo di contrasto possono rivelare anse intestinali ispessite.
  • Può anche essere raccomandata un’ecografia addominale, che può essere un esame più diagnostico delle radiografie.
  • Il veterinario può raccomandare una dieta ipoallergenica per escludere un’eventuale intolleranza nutrizionale. Alcune forme di malattia gastrointestinale di natura immunomediata nel cane possono rispondere a un cambiamento alimentare. In questi casi, il piano diagnostico è completo. Indipendentemente dall’iter diagnostico, la maggior parte dei casi di gastroenterite linfo-plasmocitaria trae beneficio da una gestione dietetica a lungo termine.
  • La diagnosi definitiva di gastroenterite linfo-plasmocitaria prevede il prelievo di un campione bioptico preferibilmente mediante tecnica endoscopica (meno invasiva).

Trattamento della gastroenterite linfo-plasmocitaria nel cane

  • In presenza di disidratazione o vomito, potrebbe essere necessario ospedalizzare il cane per la somministrazione di farmaci anti-nausea e fluidi per via endovenosa (fluidoterapia).
  • Per il controllo dei sintomi della gastroenterite linfo-plasmocitaria vengono impiegati farmaci immunosoppressori. Una volta raggiunto un miglioramento delle condizioni del cane, la terapia immunosoppressiva può essere ridotta al dosaggio più basso per mantenere i sintomi sotto controllo.
  • Altri trattamenti possono includere terapia antibiotica, supplementazione con cobalamina, nonché prebiotici e probiotici per migliorare la flora batterica intestinale.

Prognosi e follow-up

Nel caso in cui i segni clinici siano gravi, sarà necessario un monitoraggio frequente del cane. Lo scopo del trattamento è la risoluzione dei segni clinici. Nella maggior parte dei casi, il cane viene inizialmente monitorato ogni due o tre settimane. In seguito, ogni mese o ogni due mesi fino a quando sarà possibile sospendere la somministrazione dei farmaci immunosoppressori. Tuttavia, per alcuni pazienti potrebbe essere necessario proseguire la terapia immunosoppressiva.

I cani con gastroenterite linfo-plasmocitaria lieve presentano una prognosi eccellente. Nei casi più gravi, la prognosi è più riservata. I cani che all’inizio si riprendono rapidamente presentano maggiori possibilità di recupero.

Fonti

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