Il termine stitichezza si riferisce all’emissione infrequente o difficoltosa delle feci nel cane. In genere, si tratta di una condizione temporanea. Molti cani stitici sperimentano sforzo o dolore durante l’atto defecatorio.
Cause della stitichezza nel cane
Le possibili cause della stitichezza canina sono molteplici. La causa più comune è l’ingestione di sostanze irritanti o indigeste. Anche i cani a pelo lungo o quelli che tendono a toelettarsi in modo eccessivo possono sviluppare stitichezza.
Altre cause comuni includono:
- Patologie del colon
- Farmaci che causano stitichezza (come antistaminici, diuretici, analgesici narcotici e sucralfato)
- Paura, ansia e altre condizioni comportamentali che alterano l’evacuazione di normali movimenti intestinali
- Corpi estranei od occlusione intestinale
- Patologie endocrine (ipotiroidismo, iperparatiroidismo)
- Attività fisica inadeguata
- Megacolon (dilatazione patologica del colon)
- Patologie neurologiche
- Condizioni dolorose, come l’osteoartrite che rende difficoltosa l’emissione delle feci
- Lesioni o anomalie pelviche
- Cambiamenti bruschi e improvvisi del regime alimentare o ingestione di nuovi alimenti
- Neoplasie o masse nel colon o nel retto
Sintomi della stitichezza nel cane
La maggior parte dei cani produce feci almeno una volta al giorno. I movimenti intestinali di molti cani corrispondono al numero di pasti somministrati quotidianamente.
In presenza di stitichezza, il cane con molta probabilità sperimenterà diversi tentativi improduttivi di defecazione. Il proprietario può osservare quanto segue:
- Il cane gira in tondo (circling) in modo eccessivo
- Il cane strofina frequentemente la parte posteriore del corpo a terra e assume spesso una posizione accovacciata
- Nei casi gravi, l’animale guaisce a causa del dolore sperimentato
Altri segni clinici includono:
- Emissione di piccole quantità di feci acquose o contenenti muco (in assenza di feci normali)
- Alcuni cani stitici possono presentare un addome teso e dolente e guaire o ringhiare nel momento in cui viene esercitata pressione sullo stomaco o sulla parte inferiore della schiena.
Se il cane non è in grado di produrre un movimento intestinale entro 48-72 ore dal movimento intestinale precedente, è opportuno consultare il veterinario.
Diagnosi
La maggior parte dei casi viene diagnosticata mediante un esame fisico e la raccolta dell’anamnesi. Durante la valutazione dell’addome (mediante palpazione), quest’ultimo sarà probabilmente caratterizzato dalla presenza di un colon duro e dilatato.
Il veterinario potrà decidere di condurre un esame rettale per escludere eventuali stenosi rettali (restringimento dovuto ad un problema precedente), neoplasie, corpi estranei o altre anomalie.
In molti casi, verranno eseguite radiografie addominali per determinare l’entità della stitichezza e l’eventuale presenza di una occlusione.
Gli esami del sangue sono di utilità per verificare la presenza di disidratazione o infezione.
Nei casi avanzati, una ecografia addominale può contribuire a identificare la causa della stitichezza sperimentata dal cane.
Trattamento della stitichezza nel cane
La maggior parte dei casi di stitichezza è relativamente semplice da trattare.
Il primo passo consiste nell’ammorbidire o rimuovere la materia fecale indurita e impattata. La rimozione può essere effettuata utilizzando una singola terapia o una combinazione di terapie, tra cui enteroclismi, supposte, rimozione manuale e farmaci. I farmaci comunemente prescritti sono diottil solfosuccinato di sodio o lattulosio. Nei casi in cui si riveli necessario l’impiego di lassativi stimolanti, possono essere raccomandati farmaci come Cisapride o Tegaserod.
In alcuni casi, il trattamento mediante enteroclismi o fluidoterapia (per ripristinare i liquidi e correggere una eventuale disidratazione) può richiedere l’ospedalizzazione dell’animale.
Condizioni più gravi possono richiedere trattamenti aggiuntivi, tra cui intervento chirurgico o trattamento medico o alimentare permanente.
A seconda della causa specifica della stitichezza, può essere necessaria una dieta a basso contenuto o ricca di fibre.
Qualora le cause della stitichezza siano di natura comportamentale o psicogena, possono essere necessarie modificazioni comportamentali attraverso attività di training e/o la somministrazione di farmaci.
Una volta corretta la stitichezza, il veterinario può suggerire l’impiego di integratori, come i probiotici.
Prognosi
La prognosi viene determinata in base alla causa esatta del problema.
Una volta completato il trattamento medico, la maggior parte dei cani si riprende velocemente.
Per i cani affetti da patologie sottostanti più gravi che causano stitichezza la prognosi è buona, a patto che la condizione causativa venga affrontata e trattata.
Prevenzione
In base alla causa esatta della stitichezza, il veterinario può consigliare la somministrazione di una dieta terapeutica, l’aggiunta di integratori o farmaci al cibo o di ritornare in clinica per ulteriori esami o trattamenti.
Nella maggior parte dei cani, la stitichezza è direttamente correlata all’ingestione di un alimento o di un oggetto non familiare e ciò, in genere, non richiede un ulteriore intervento medico. Altri cani, invece, possono necessitare di un trattamento per tutta la vita al fine di preservare una normale motilità intestinale.
- Wendy Brooks, DVM, DABVP – Constipation and Megacolon in Dogs and Cats – Veterinary Partner
- Alice Defarges, DVM, MSc, DACVIM, Ontario Veterinary College, University of Guelph – Constipation and Obstipation in Small Animals – MSD Veterinary Manual
- Mara Bovsun – Dog Constipation: Causes, Diagnosis & Treatment – American Kennel Club