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Broncopneumopatia eosinofilica nel cane

I cani possono sviluppare una malattia polmonare a seguito di una risposta immunitaria iperattiva a un antigene presente nell’organismo. Questa viene chiamata polmonite allergica o da ipersensibilità.

È tipicamente caratterizzata da una significativa infiltrazione di eosinofili nei polmoni. Gli eosinofili sono un tipo di globuli bianchi che rivestono un ruolo importante nella risposta dell’organismo alle reazioni allergiche e alle infezioni da parassiti. Gli eosinofili possono attaccare e distruggere antigeni specifici, quindi si spostano in aree del corpo a rischio di infezione. In questo caso specifico, tuttavia, la risposta immunitaria è eccessiva e gli eosinofili possono infiltrarsi e limitare la funzionalità polmonare piuttosto che contrastare direttamente l’infezione.

In precedenza, questa condizione era nota come infiltrazione eosinofilica del polmone (pulmonary infiltration with eosinophils – PIE), ma attualmente viene definita come broncopneumopatia eosinofilica (eosinophilic broncopneumopathy – EBP).

I cani di solito sviluppano tosse cronica, difficoltà respiratorie e intolleranza all’esercizio fisico. Una infezione da dirofilariosi (nota con il termine comune di filaria) è una delle cause più note di broncopneumopatia eosinofilica (EBP). In questo caso, la reazione allergica è causata dalla presenza di microfilarie (vermi immaturi) nei polmoni. Anche altri parassiti o infezioni batteriche possono essere la causa principale della risposta immunitaria iperattiva che si verifica in caso di EBP, ma più comunemente la condizione è idiopatica, correlata a un allergene sconosciuto o a una risposta autoimmune autoperpetuante.

I sintomi della broncopneumopatia eosinofilica possono variare in gravità, da bronchite cronica a una forma di polmonite con rantoli a piccole bolle udibili su tutta la superficie dei campi polmonari e difficoltà respiratoria. Una infezione molto grave (di solito correlata a dirofilariosi) può sviluppare noduli sui polmoni e compromettere la funzionalità di alcuni degli alveoli, causando una drastica riduzione dell’assorbimento dell’ossigeno.

La maggior parte delle tipologie di polmonite da ipersensibilità risponde al trattamento con gli steroidi, quindi la broncopneumopatia eosinofilica è una condizione curabile.

Sintomi

È consigliabile consultare immediatamente il veterinario qualora il cane dovesse manifestare uno qualsiasi dei seguenti sintomi:

  • Tosse cronica persistente
  • Conati di vomito
  • Secrezioni verdastre o gialle
  • Perdita di peso
  • Febbre
  • Respirazione sibilante
  • Respiro affannoso
  • Suoni polmonari anormali
  • Intolleranza all’esercizio fisico
  • Colorazione bluastra delle mucose

Tipologie

  • Broncopneumopatia eosinofilica (EBP). Si tratta di un gruppo vagamente definito di patologie caratterizzate da eosinofilia e infiltrati eosinofili nei polmoni.
  • Granulomatosi eosinofilica nodulare polmonare è una forma molto grave di EBP in cui gli infiltrati eosinofili causano noduli infiammatori nei polmoni.

Cause

Queste sono alcune delle condizioni che potrebbero scatenare la broncopneumopatia eosinofilica nel cane:

  • Parassiti (specialmente Dirofilaria)
  • Infezione batterica
  • Infezione fungina
  • Virus
  • Antigene esterno
  • Ambiente polveroso, fumoso o contaminato da muffa
  • Idiopatica
  • Maggiore incidenza nel Siberian husky

broncopneumopatia eosinofilica nel cane

Diagnosi

Il veterinario provvede ad esaminare i sintomi e auscultare cuore e polmoni. La presenza di crepitii e respiro anormale, infatti, sarà ancora più evidente mediante l’impiego di uno stetoscopio. Gli esami del sangue e delle urine potrebbero non mostrare anomalie. A seguito di un esame del sangue, il 50%-60% circa dei cani mostra eosinofilia, ma l’EBP può essere presente anche in assenza di livelli elevati di eosinofili nel sangue.

Uno studio radiografico polmonare di solito mostra un certo grado di infiltrazione a seconda della gravità del problema. Liquidi nei polmoni e noduli sono visibili solo se effettivamente presenti. La radiografia, inoltre, contribuisce a identificare una eventuale differente condizione che potrebbe causare la malattia di cui soffre il cane, come tumore, corpo estraneo o una diversa tipologia di malattia polmonare.

L’esecuzione di ulteriori esami ha lo scopo di individuare la causa dell’EBP. Il test per la dirofilariosi e l’esame delle feci per la ricerca di parassiti sono molto importanti, poiché questi sono comunemente presenti in caso di EBP. Un campione di liquidi viene prelevato dai polmoni o dai tubi bronchiali del cane per la valutazione di altre infezioni o alterazioni citologiche. Questo può aiutare il veterinario a determinare se il responsabile dell’EBP è un antigene noto.

Trattamento

Il trattamento preliminare ha lo scopo di trattare i sintomi. I cani gravemente ammalati necessitano di ossigenoterapia (somministrazione di ossigeno). In genere, viene somministrato un glucocorticoide come il prednisolone per diverse settimane allo scopo di favorire la riduzione dell’infiammazione polmonare. Se le vie aeree sono gravemente ristrette, potrebbe rivelarsi necessario l’impiego di un broncodilatatore.

La melarsomina dicloridrato viene solitamente utilizzata per trattare l’infezione da Dirofilaria. Questo principio attivo appartiene alla categoria dei composti dell’arsenico e, se assunto in dosi elevate, può essere tossico. In genere, al cane vengono somministrate due iniezioni a distanza di 24 ore o 3 iniezioni nel corso di un mese. Di norma, prima di procedere con il trattamento, il veterinario attende che i sintomi respiratori del cane si stabilizzino assicurandosi che lo stato di salute dell’animale sia sufficientemente buono.

Farmaci antibiotici e antifungini verranno prescritti se queste infezioni sono parte del problema. Gli antibiotici appropriati possono essere identificati sulla base di una analisi di laboratorio o del livello di resistenza dei batteri. Il trattamento antibiotico può essere necessario prima della prescrizione di farmaci glucocorticoidi, poiché gli steroidi limitano la funzione dell’antibiotico.

In assenza di un’altra causa, il trattamento con glucocorticoidi può essere proseguito per diversi mesi al fine di eliminare i sintomi. Il veterinario di solito regola il dosaggio al ribasso del 25%-50% non appena viene osservato un miglioramento. Può anche essere raccomandata la somministrazione di glucocorticoidi per via inalatoria, poiché questo tipo di trattamento presenta una quantità inferiore di effetti collaterali negativi. Molti cani con allergie sconosciute necessitano di essere trattati per il resto della loro vita con glucocorticoidi per tenere il problema sotto controllo.

Prognosi

Se la causa dell’EBP è trattabile, il cane spesso recupera completamente.

Le infezioni molto gravi da Dirofilaria possono essere fatali, ma se scoperte per tempo sono generalmente curabili. È disponibile anche una profilassi mensile per dirofilariosi ed è raccomandata ai cani che vivono nelle aree in cui la filaria è comune.

Le risposte immunitarie non identificate spesso necessitano della somministrazione di farmaci per tutta la durata della vita del cane.

Il trattamento con gli steroidi di solito riduce i sintomi del cane a un livello gestibile, ma esistono effetti collaterali potenzialmente a lungo termine associati all’impiego di questa tipologia di farmaco. Si consiglia di discuterne i rischi con il veterinario e assicurarsi che il cane assuma la dose minima efficace.

Fonti