Ingrossamento dei reni nel cane: sintomi, cause e opzioni terapeutiche

I reni sono organi vitali per il mantenimento della salute canina in quanto responsabili della rimozione di tossine e prodotti di scarto attraverso il processo di eliminazione urinaria. In caso di ingrossamento di uno o entrambi i reni del cane, è importante riconoscere tempestivamente il problema e rivolgersi al veterinario il prima possibile in considerazione della serietà della situazione.

L’ingrossamento dei reni può derivare da diverse patologie, pertanto è fondamentale individuare con precisione le cause e intervenire prontamente per prevenire danni renali irreversibili. Il veterinario procederà a un’attenta valutazione clinica, avvalendosi di esami diagnostici specifici finalizzati all’individuazione della causa scatenante. I reni ingrossati possono essere il risultato di condizioni cliniche variabili, dall’infezione renale a quadri di natura neoplastica.

L’individuazione precoce della causa, pertanto, rappresenta un fattore cruciale per garantire la migliore prognosi possibile per il cane.

L’ingrossamento renale canino consiste nell’aumento di volume di uno o entrambi i reni dell’animale. È interessante sottolineare che la lunghezza dei reni di un cane corrisponde a circa tre volte la dimensione della seconda vertebra lombare. Numerose cause possono essere all’origine dell’ingrossamento renale, tra cui cisti, ascesso, neoplasia, ematoma, idronefrosi, edema e lesioni, solo per citarne alcune.

Sintomi dell’ingrossamento dei reni nel cane

L’ingrossamento dei reni nel cane può manifestarsi attraverso una vasta gamma di sintomi che includono, ma non si limitano a:

  • Sete estrema
  • Aumento della temperatura corporea
  • Dolore addominale o lombare
  • Poliuria (aumento della diuresi)
  • Alito cattivo
  • Ulcere della mucosa orale
  • Nausea
  • Vomito
  • Astenia
  • Difficoltà nella deambulazione (caratterizzata da un’andatura rigida e poco flessibile)
  • Anoressia
  • Polso debole o accelerato
  • Compromissione visiva
  • Urine scure
  • Vertigini
  • Difficoltà nella coordinazione dei movimenti
  • Convulsioni
  • Coma

Tipi di ingrossamento renale

L’ingrossamento renale può essere classificato in due tipi principali: acuto e cronico.

L’ingrossamento renale acuto si manifesta improvvisamente ed è spesso causato da un trauma o da una patologia grave. Questo tipo di ingrossamento dei reni è relativamente più semplice da identificare e diagnosticare, in quanto i sintomi sono solitamente evidenti.

Al contrario, l’ingrossamento renale cronico è una malattia graduale che evolve lentamente e può essere difficile da individuare. In genere, i sintomi diventano evidenti solo quando la patologia è già avanzata e i reni hanno subito danni sostanziali.

Cause dell’ingrossamento dei reni nel cane

Le cause dell’ingrossamento renale canino possono essere di due tipi, a seconda che l’ingrossamento sia acuto o cronico.

Ingrossamento renale acuto

Nell’ingrossamento renale acuto, le cause possono includere:

  • Infezioni
  • Traumi
  • Esposizione a tossine
  • Calcoli renali
  • Ostruzione urinaria
  • Insufficienza renale acuta

Ingrossamento renale cronico

Nell’ingrossamento renale cronico, alcune razze di cani sono geneticamente predisposte a sviluppare malattie renali, come:

  • Beagle, Terrier, Chow Chow, Cocker Spaniel, Bovaro del Bernese, Doberman, Lhasa Apso, Golden Retriever, Schnauzer, Corgi, Shar Pei, Rottweiler, Samoiedo, Terranova, Shih Tzu, Malamute e Barboncino.

Altre cause possono includere:

ingrossamento renale cane
Featured Image: Ryan Walton/Unsplash

Diagnosi

Il veterinario procederà inizialmente ad esplorare la storia clinica e i sintomi recenti del paziente. Successivamente, effettuerà un esame fisico completo e approfondito, focalizzandosi in particolare sull’addome del cane (mediante palpazione), sulla frequenza cardiaca, sulla pressione sanguigna e sulle mucose. Tra i test fondamentali per la diagnosi si annoverano:

  • Emocromo completo (CBC)
  • Pannello biochimico (comprensivo di urea, creatinina e azoto)
  • Emogasanalisi
  • Analisi delle urine (con valutazione delle proteine, dei sedimenti e del peso specifico)
  • Coltura fungina
  • Coltura batterica
  • Pannello elettrolitico
  • Radiografie

In caso sospetti altri problemi, il veterinario potrebbe richiedere ulteriori test, tra cui:

  • Ecografia (per valutare la forma, la dimensione e la densità del rene)
  • Biopsia
  • Tomografia computerizzata (TAC)
  • Risonanza magnetica
  • Pielogramma endovenoso (per l’imaging del rene con mezzo di contrasto)

Sulla base dei risultati ottenuti, il veterinario potrebbe decidere di effettuare ulteriori test per valutare l’entità del danno renale.

Trattamento dell’ingrossamento dei reni nel cane

Il trattamento è strettamente correlato alla causa e alla tipologia dell’ingrossamento renale riscontrato nel cane.

Ingrossamento renale acuto

Infezione

In caso di ingrossamento renale acuto dovuto a un’infezione, potrebbe essere necessario istituire un trattamento in regime di ricovero ospedaliero finalizzato alla somministrazione di fluidi per via endovenosa e antibiotici. In alternativa, in caso di una corretta funzionalità renale e una diuresi regolare, potrebbe essere valutata l’opzione del trattamento domiciliare mediante la somministrazione di antibiotici per via orale.

Trauma

Il cane necessiterà di una terapia in regime di ricovero ospedaliero che comprenda la somministrazione di fluidi per via endovenosa e antibiotici.

In caso di lesione di lieve o moderata entità, la gestione del paziente può avvenire in regime ambulatoriale, con il controllo della sintomatologia dolorosa mediante la somministrazione di antidolorifici e della risposta infiammatoria attraverso l’impiego di corticosteroidi. La valutazione dell’idoneità alla dimissione deve tenere in considerazione il recupero della funzione renale e l’eventuale persistenza di segni clinici indicativi di disfunzione renale.

Tossine

In caso di esposizione a tossine, il veterinario potrebbe procedere con la somministrazione di terapie volte a limitare l’assorbimento delle sostanze tossiche a livello gastrointestinale. A tal fine, potrebbe essere indicata la somministrazione di carbone attivo e la pratica di lavanda gastrica al fine di ridurre la presenza di sostanze tossiche nel tratto gastrointestinale del cane.

In aggiunta, potrebbe essere necessario ricorrere alla somministrazione di terapia antibiotica e antitossica, unitamente a fluidoterapia per via endovenosa, al fine di garantire un adeguato supporto emodinamico e metabolico al paziente.

Al momento del dimissionamento, il veterinario dovrà fornire al proprietario una serie di indicazioni precise circa le modalità di monitoraggio della salute del cane, in modo da identificare tempestivamente eventuali segni di recidiva e adottare le appropriate contromisure.

Calcoli renali

Nel caso di presenza di calcoli renali, il veterinario dovrà effettuare una corretta classificazione dei calcoli al fine di determinare il giusto approccio terapeutico.

Nel caso in cui i calcoli siano di triplo fosfato (struvite), potrebbe essere consigliata una dieta specifica a basso contenuto di proteine, magnesio e fosforo per promuovere la dissoluzione dei calcoli. Tuttavia, nel caso in cui non si verifichi una completa dissoluzione dei calcoli, potrebbe essere necessario rimuoverli chirurgicamente.

Nel caso in cui i calcoli siano di urato, potrebbe essere necessaria una dieta a basso contenuto di purine e proteine, oltre all’impiego di farmaci specifici come l’allopurinolo, finalizzati alla dissoluzione dei calcoli.

Nell’eventualità in cui i calcoli siano di calcio o altre tipologie di calcoli, che non si dissolvono facilmente mediante dieta o farmaci, potrebbe essere necessario il ricorso a un intervento chirurgico per rimuoverli.

Qualora il cane manifesti dolore intenso o i calcoli siano di dimensioni tali da non consentire una dissoluzione rapida, il veterinario potrebbe raccomandare un intervento chirurgico immediato.

Ingrossamento renale cronico

Malattia ereditaria

La malattia renale ereditaria che causa l’ingrossamento renale cronico viene solitamente trattata con cure palliative e gestione sintomatica. Non esiste una cura definitiva per questa patologia, quindi il trattamento si concentra sull’alleviare i sintomi non appena si presentano. Viene anche prescritta una dieta speciale per ridurre l’infiammazione e l’infezione renale.

Età

L’ingrossamento renale legato all’età viene trattato con la somministrazione di fluidi per via endovenosa per alleviare l’infiammazione e ripristinare la funzionalità renale. Tuttavia, questa rappresenta solo una soluzione temporanea. In questi casi, è necessario un controllo frequente della funzionalità renale e l’adozione di una dieta o l’uso di farmaci specifici per alleviare i sintomi quando si presentano.

Tumore

In caso di sospetto tumore renale, verranno somministrati fluidi per via endovenosa al fine di stabilizzare i livelli elettrolitici del paziente mentre verranno effettuati una biopsia e i test necessari per il raggiungimento di una diagnosi definitiva.

È importante sottolineare che i tumori renali sono rari nei cani, tuttavia, quando si presentano, sono solitamente di natura maligna. In questo caso, il trattamento di scelta è l’intervento chirurgico per la rimozione del tumore (o dei tumori) e la chemioterapia.

Tuttavia, è importante notare che questi trattamenti possono non essere completamente efficaci e la prognosi tende ad essere sfavorevole. Pertanto, una valutazione accurata del paziente e una discussione approfondita con il proprietario sono necessarie per determinare il miglior corso di azione possibile.

Prognosi

La risoluzione dell’ingrossamento renale nel cane dipende dalla forma acuta o cronica della malattia. Nella forma acuta, la prognosi è generalmente favorevole con un trattamento adeguato e un accurato follow-up.

Invece, nel caso di ingrossamento renale cronico, la prognosi dipende dalla tempestività della diagnosi, poiché spesso la malattia è asintomatica fino al momento in cui si verifica un danno renale significativo. In tal caso, la prognosi è generalmente sfavorevole, sebbene la rimozione chirurgica di un tumore maligno, seguita da un trattamento chemioterapico aggressivo, possa prolungare la sopravvivenza del cane per molti anni.

Per garantire un recupero completo e una gestione adeguata della malattia, è essenziale fornire al cane una dieta equilibrata, un adeguato esercizio fisico e visite periodiche dal veterinario.

Fonti

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