Sindrome serotoninergica nel cane: cause, segni e cura

La serotonina è un neurotrasmettitore prodotto dall’organismo che svolge un ruolo chiave nella regolazione dell’umore, del sonno, della temperatura corporea, della percezione del dolore, della vasocostrizione, della funzione gastrointestinale e della coagulazione ematica nel cane.

La sindrome serotoninergica si manifesta quando il cane presenta un’eccessiva attivazione dei recettori della serotonina. Tale iperstimolazione dei recettori serotoninergici determina una serie di alterazioni mentali, anomalie neuromuscolari e disfunzioni corporee, che sono collettivamente indicate come sindrome serotoninergica.

Cause della sindrome serotoninergica nel cane

La sindrome serotoninergica è causata dall’eccessiva assunzione di farmaci serotoninergici, che agiscono come promotori della serotonina. Questi farmaci sono prescritti sia per gli animali domestici che per gli esseri umani e includono diverse categorie, tra cui:

  • Antidepressivi triciclici (ad esempio trazodone e amitriptilina)
  • Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ad esempio fluoxetina e sertralina)
  • Inibitori delle monoaminossidasi (IMAO, come selegilina)
  • Agenti di rilascio della serotonina (farmaci utilizzati per l’ADHD umano)
  • Precursori della serotonina (ad esempio il triptofano).

Nei cani, la sindrome serotoninergica di solito si sviluppa quando viene ingerita una quantità eccessiva dei suddetti farmaci. In alcuni casi, se il cane sta già assumendo farmaci serotoninergici e ingerisce accidentalmente una dose aggiuntiva della medesima tipologia di farmaci prescritti al proprietario, gli effetti possono essere amplificati.

Occasionalmente, questa sindrome si verifica quando al cane vengono prescritti contemporaneamente due farmaci serotoninergici. Ad esempio, potrebbe accadere che un veterinario non sia a conoscenza del fatto che il cane stia già assumendo un farmaco serotoninergico e ne prescriva uno aggiuntivo. Pertanto, è di fondamentale importanza informare sempre il veterinario di tutti i farmaci che il cane sta assumendo. Nel caso in cui il cane venga visitato da più veterinari, è importante garantire che ciascun professionista abbia un elenco completo dei farmaci in uso, al fine di prevenire interazioni farmacologiche, tra cui la sindrome serotoninergica.

sindrome serotoninergica cane
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Segni clinici della sindrome serotoninergica

I segni clinici della sindrome serotoninergica possono variare a seconda del tipo e della quantità dei farmaci serotoninergici ingeriti dal cane.

I sintomi gastrointestinali comuni, risultanti dagli effetti della serotonina sul sistema gastrointestinale, includono:

I cani affetti presentano spesso i seguenti sintomi:

  • Tachicardia (aumento della frequenza cardiaca)
  • Tremori muscolari
  • Rigidità muscolare
  • Iperattività
  • Agitazione
  • Respirazione affannosa
  • Irritabilità

Sono possibili anche alterazioni dello stato mentale, come:

  • Disorientamento
  • Confusione mentale

Nei casi gravi, il cane può anche sperimentare anche convulsioni.

Questi sintomi possono manifestarsi entro un’ora dall’ingestione dei farmaci serotoninergici. Tuttavia, se il dosaggio è continuato, potrebbero essere necessari diversi giorni per osservare gli effetti cumulativi della sindrome serotoninergica.

Diagnosi

La sindrome serotoninergica viene solitamente diagnosticata mediante l’osservazione dei caratteristici segni clinici insieme alla presenza documentata di esposizione a farmaci serotoninergici. Il veterinario condurrà un esame fisico approfondito per individuare eventuali anomalie neuromuscolari e altri segni che possano essere correlati alla sindrome serotoninergica.

Nel caso in cui il cane presenti segni della sindrome serotoninergica senza una documentata ingestione di farmaci serotoninergici, il veterinario potrebbe consigliare di sottoporre il cane a test tossicologici su campioni di sangue e urine presso un laboratorio specializzato per rilevare la presenza di tali farmaci nel sistema del cane. Tuttavia, i risultati di tali test potrebbero richiedere diversi giorni prima di essere disponibili. Pertanto, il veterinario probabilmente inizierà una terapia presuntiva in attesa dei risultati.

Trattamento della sindrome serotoninergica nel cane

Il trattamento della sindrome serotoninergica nel cane dipende principalmente dai segni clinici presentati.

Se i segni sono lievi, il veterinario può consigliare di interrompere o ridurre la somministrazione dei farmaci coinvolti. È fondamentale che qualsiasi modifica nella terapia farmacologica venga effettuata esclusivamente sotto la supervisione del veterinario, poiché l’interruzione improvvisa di farmaci serotoninergici può comportare effetti dannosi per il cane.

Nel caso di un recente sovradosaggio, il veterinario potrebbe optare per la decontaminazione gastrointestinale. L’obiettivo della decontaminazione è rimuovere eventuali residui di farmaci presenti nel tratto gastrointestinale del cane al fine di ridurne l’assorbimento e prevenire un’aggravamento degli effetti. Ciò può comportare l’induzione del vomito seguita dalla somministrazione di carbone attivo per legare i residui di farmaci nel tratto gastrointestinale del cane. Dopo la decontaminazione, il cane sarà sottoposto a un periodo di osservazione e riceverà un adeguato trattamento di supporto durante il ricovero.

Il trattamento farmacologico sarà mirato ai segni clinici specifici del cane e può includere l’uso di farmaci antinausea, antidiarroici, miorilassanti e antiepilettici.

La durata del ricovero dipenderà dalla gravità della sindrome serotoninergica e consentirà al team veterinario di gestire efficacemente gli effetti della condizione nel corso di alcuni giorni.

Prognosi

La prognosi del cane affetto da sindrome serotoninergica dipende dalla gravità dei segni clinici, dalla tempestività del trattamento e dallo stato di salute generale dell’animale. Nella maggior parte dei casi in cui i segni clinici sono lievi e viene avviato un trattamento tempestivo, la prognosi è favorevole. In tali situazioni, si osserva una completa guarigione entro 36-48 ore. Tuttavia, nel caso in cui il cane manifesti segni clinici gravi o se il trattamento viene ritardato per un periodo prolungato, la prognosi può essere riservata.

Fonti

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