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Perdita di peso nel gatto: cause sottostanti e approcci terapeutici

La perdita di peso nel gatto è una condizione fisica caratterizzata da un bilancio energetico negativo. Tale fenomeno può manifestarsi quando l’utilizzazione metabolica e l’escrezione dei nutrienti essenziali superano l’introito calorico. Il dimagrimento assume rilevanza clinica quando supera il 10% del peso corporeo normale e non è correlato a una perdita di liquidi.

La perdita di peso può essere attribuita a vari meccanismi, che condividono l’aspetto comune di un apporto calorico o disponibilità calorica insufficiente per soddisfare le esigenze metaboliche. Le cause possono essere diverse: restrizione calorica intenzionale per ridurre il peso corporeo in caso di obesità o dimagrimento associato a patologie che possono rappresentare un pericolo per la vita del gatto.

L’acquisizione dell’anamnesi fornisce informazioni cruciali, in particolare riguardo al tipo di dieta seguita, la durata e le condizioni di conservazione del cibo, il livello di attività quotidiana del gatto e l’ambiente in cui vive, la presenza di una gravidanza, l’appetito, segni di disturbi gastrointestinali (vomito, diarrea, rigurgito) o segni di eventuali patologie specifiche.

Sintomi della perdita di peso del gatto

Le manifestazioni cliniche associate alla perdita di peso nel gatto includono:

  • Dimagrimento: riduzione evidente del peso corporeo, spesso superiore al 10% del peso corporeo normale. Questa perdita di peso può essere evidente osservando il corpo del gatto e può essere un indicatore di un problema sottostante.
  • Condizione corporea scarsa: riduzione della quantità di tessuto adiposo sottocutaneo, evidenziando una maggiore visibilità delle strutture ossee. La valutazione della condizione corporea aiuta a determinare il grado di magrezza e può essere utile per la diagnosi e la gestione della perdita di peso.
  • Perdita di massa muscolare: si riferisce alla diminuzione della dimensione e della forza dei muscoli del gatto. La perdita di peso può coinvolgere anche una significativa riduzione della massa muscolare, che può essere evidente durante l’esame fisico e la palpazione del gatto. Questo sintomo può essere associato a una condizione di malnutrizione o a patologie sottostanti.
  • Cattivo aspetto del pelo: indica alterazioni nella qualità del pelo del gatto. Il pelo può apparire opaco, senza lucentezza, ruvido al tatto o può essere soggetto a perdita eccessiva. La perdita di peso e la malnutrizione possono influire sulla salute del pelo e portare a cambiamenti nella sua struttura e aspetto.
  • Diarrea: si riferisce a evacuazioni intestinali frequenti e con consistenza liquida o semiliquida. La diarrea può essere un sintomo associato a una varietà di patologie gastrointestinali che possono contribuire alla perdita di peso nel gatto.
  • Vomito: indica l’espulsione forzata del contenuto gastrico attraverso la bocca del gatto. Il vomito può essere un sintomo di disturbi gastrointestinali o di altre condizioni patologiche che possono influire sull’assunzione di nutrienti e contribuire alla perdita di peso.
  • Rigurgito: si riferisce all’espulsione passiva del contenuto esofageo, spesso preceduto da sforzi di deglutizione. Il rigurgito può essere causato da problemi di deglutizione o da disturbi dell’esofago, che possono influire sull’apporto calorico del gatto e contribuire alla perdita di peso.
  • Difficoltà a deglutire: indica una sensazione di disagio o dolore durante il processo di deglutizione. La difficoltà a deglutire può essere correlata a disturbi del tratto gastrointestinale superiore o a condizioni che interessano la bocca o la gola del gatto, rendendo difficile una adeguata assunzione di cibo e causando una perdita di peso.

perdita di peso gatto

Cause della perdita di peso nel gatto

Vi sono diverse patologie o situazioni che devono essere prese in considerazione in fase di valutazione, tra cui:

Cause alimentari

  • Apporto calorico insufficiente dovuto a quantità di cibo inadeguate.
  • Cibo di scarsa qualità o inadeguato dal punto di vista nutrizionale.
  • Ridotta appetibilità del cibo.
  • Cibo contaminato o deteriorato a causa di una conservazione prolungata.

Anoressia

  • L’anoressia è spesso osservabile in molte patologie e disturbi ed è caratterizzata da una marcata diminuzione o assenza di appetito.

Disturbi da malassorbimento (scarso assorbimento intestinale)

  • Linfangectasia: disturbo intestinale cronico caratterizzato da perdita proteica e disfunzione del sistema linfatico intestinale.
  • Parassitismo intestinale: presenza di parassiti come ascaridi, anchilostomi o coccidiosi, più comune nei gatti giovani o in condizioni insalubri.
  • Infezioni intestinali croniche: infezioni fungine o proliferazione batterica che possono causare malassorbimento.
  • Neoplasie intestinali infiltrative: tumori che infiltrano l’intestino e possono influenzare negativamente l’assorbimento delle sostanze nutritive.
  • Occlusioni gastrointestinali: ostruzioni nel tratto gastrointestinale che compromettono l’assorbimento delle sostanze nutritive e possono causare vomito e diarrea.
  • Resezione chirurgica di grandi segmenti dell’intestino: può ridurre notevolmente la superficie assorbente dell’intestino.

Disturbi da maldigestione

  • Insufficienza pancreatica esocrina: condizione in cui il pancreas produce insufficienti enzimi per la digestione del cibo.
  • Ridotta concentrazione di sali biliari dovuta a patologie epatiche o della cistifellea che influiscono sulla digestione e l’assorbimento.

Disordini metabolici

  • Varie forme di insufficienza d’organo (ad esempio cuore, fegato, reni).
  • Diabete mellito: riduzione della capacità dell’organismo di utilizzare il glucosio nel cibo.
  • Ipertiroidismo: aumento del metabolismo dovuto a un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei.

Perdita eccessiva di nutrienti

  • Enteropatie proteino-disperdenti: gruppo di malattie che causano la perdita eccessiva di proteine nel tratto gastrointestinale.
  • Nefropatie proteino-disperdenti: patologie renali che comportano la perdita di proteine attraverso i reni.
  • Emorragie croniche cutanee o intestinali che provocano la perdita di proteine.
  • Lesioni o ustioni cutanee estese che trasudano siero e aumentano la perdita di proteine dal corpo.

Patologie neuromuscolari

  • Disturbi del sistema nervoso centrale che causano inappetenza o difficoltà nel mangiare.
  • Paralisi dell’esofago: incapacità di contrazione e movimento del cibo attraverso l’esofago.
  • Disturbi neurologici che influenzano la capacità di masticare e deglutire il cibo.

Utilizzo eccessivo delle calorie

  • Aumento dell’attività fisica.
  • Esposizione prolungata a un ambiente freddo.
  • Gravidanza o allattamento.
  • Cancro.

Infezioni croniche

  • Infezioni batteriche, virali, fungine o miste.

Diagnosi

Per giungere a una diagnosi definitiva della causa sottostante, è necessario eseguire test diagnostici specifici. Inizialmente, vengono effettuati una serie di test per valutare lo stato di salute generale del gatto. Successivamente, a seconda dei risultati dei test iniziali, vengono eseguiti test diagnostici più specifici.

I test diagnostici includono:

  • Studi fecali multipli: sono fondamentali per escludere il parassitismo intestinale cronico.
  • Esame emocromocitometrico completo: valuta la presenza di infezioni, infiammazioni, leucemie, anemia e altre malattie ematiche.
  • Profilo biochimico: valuta la funzionalità dei reni, del fegato e del pancreas, nonché il livello di proteine, zuccheri ed elettroliti nel sangue.
  • Analisi delle urine: valuta la funzionalità renale e fornisce informazioni sull’eventuale infezione del tratto urinario, perdita di proteine dai reni e stato di idratazione del gatto.
  • Radiografie toraciche e addominali: valutano cuore, polmoni e organi addominali.
  • Misurazione degli ormoni tiroidei nei gatti anziani.

Esami su base individuale

Inoltre, il veterinario può consigliare ulteriori test diagnostici, selezionati individualmente per ogni caso specifico, al fine di approfondire la causa del dimagrimento e determinare una terapia appropriata. Questi test possono includere:

  • Determinazione della immunoreattività tripsino-simile del siero (TLI): utilizzata per diagnosticare alcune patologie pancreatiche che influenzano la digestione e l’assorbimento.
  • Ecografia addominale: valuta gli organi addominali e individua eventuali strutture o masse anomale associate alla perdita di peso.
  • Analisi degli acidi biliari: esami del sangue eseguiti prima e dopo i pasti per valutare la funzionalità epatica.
  • Saggi ormonali: possono essere necessari per escludere patologie endocrine.
  • Esame endoscopico e biopsia del tratto gastrointestinale: raccomandati per la ricerca di patologie come malattia infiammatoria intestinale, ulcere gastrointestinali o neoplasie.
  • Laparotomia esplorativa (chirurgia esplorativa dell’addome): consente un’ispezione ravvicinata di tutte le strutture addominali e il prelievo di campioni bioptici di grandi dimensioni. Può essere indicata nei casi di difficile diagnosi.

Trattamento della perdita di peso nel gatto

Il veterinario può raccomandare uno o più dei test diagnostici menzionati in precedenza. Nel frattempo, potrebbe essere necessario gestire i sintomi, specialmente se il problema è grave. Di seguito sono riportati trattamenti aspecifici che possono essere applicati a gatti che presentano perdita di peso. Questi trattamenti possono ridurre la gravità dei sintomi o fornire sollievo temporaneo.

È importante notare che la terapia aspecifica non sostituisce il trattamento definitivo della patologia sottostante responsabile della condizione del gatto.

  • Nel caso in cui sia stata identificata una causa sottostante, è necessario trattare o rimuovere tale causa, se possibile.
  • Fornire al gatto un adeguato apporto calorico attraverso una dieta appropriata di alta qualità, in quantità adeguate.
  • In alcuni casi, può essere necessario provare l’alimentazione forzata.
  • Nei casi in cui il gatto non sia in grado di assumere cibo per via orale a causa di vomito o rigurgito, può essere necessaria la nutrizione parenterale (endovenosa). Questo implica l’utilizzo di un sondino gastrico o intestinale o la somministrazione di nutrienti liquidi per via endovenosa.
  • La supplementazione con vitamine e minerali può essere necessaria in caso di malnutrizione.
  • Gli stimolanti dell’appetito possono essere utili in alcuni casi.

Il follow-up è importante, specialmente se il gatto non mostra un rapido miglioramento o continua a perdere peso. La necessità di monitorare l’animale e le modalità specifiche dipendono dalla causa sottostante del dimagrimento. Tuttavia, il paziente dovrebbe essere pesato regolarmente e frequentemente.

È fondamentale somministrare tutti i farmaci prescritti secondo le indicazioni del veterinario. Nel caso si riscontrino difficoltà nel seguire la terapia o se l’animale non risponde al trattamento, è consigliabile contattare prontamente il veterinario.

Fonti

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