Balanopostite nel cane: sintomi, cause e strategie terapeutiche

La balanopostite è una condizione caratterizzata dall’infiammazione del glande, del pene e del prepuzio del cane. Si tratta di un termine medico utilizzato per descrivere l’infiammazione di questa regione anatomica specifica.

Le cause della balanopostite possono essere attribuite a diversi fattori, tra cui lesioni, infezioni di origine batterica, fimosi (ossia il restringimento dell’apertura del prepuzio) e la presenza di tumori.

La balanopostite si riscontra con maggiore frequenza nei cani maschi interi, ossia quelli che non sono stati sottoposti a castrazione.

Sintomi della balanopostite nel cane

I sintomi elencati di seguito sono tipicamente associati al coinvolgimento della zona genitale:

  • Presenza di secrezione di colore giallo o giallo-verde (pus)
  • Talvolta, è possibile osservare una secrezione con presenza di sangue
  • Possibile presenza di gonfiore e infiammazione
  • Lambimento eccessivo della regione interessata
  • Manifestazione di disagio
  • In alcuni casi, in presenza di una grave infezione, il cane può manifestare segni di letargia, febbre e perdita di appetito
balanopostite cane

Diagnosi

L’ispezione accurata dell’intera area genitale riveste un ruolo di fondamentale importanza nella diagnosi della balanopostite nel cane. Il veterinario effettuerà una valutazione completa della regione interessata al fine di individuare lesioni, corpi estranei e tumori. Un esame approfondito può richiedere sedazione o anestesia, specialmente se il cane manifesta dolore.

Gli esami di base, quali emocromo completo, profilo biochimico e analisi delle urine, di solito mostrano valori entro limiti normali, a meno che non sia presente un’infezione della prostata, della vescica urinaria o sistemica. L’urina viene generalmente prelevata direttamente dalla vescica al fine di evitare la contaminazione del campione da parte delle secrezioni derivanti dalla balanopostite.

In alcuni casi, l’esecuzione di una coltura batterica e un’analisi citologica delle secrezioni mediante esame microscopico possono risultare utili per una diagnosi più accurata.

Trattamento della balanopostite nel cane

Nel caso in cui si riscontri una forma lieve di balanopostite, il trattamento prevede principalmente l’igiene accurata del pene e del prepuzio, nonché l’uso di un collare elisabettiano per impedire al cane di leccare la zona interessata e procurarsi autotraumatismi.

Tuttavia, nei casi più gravi, cronici o ricorrenti, è necessario valutare opzioni terapeutiche più specifiche, che possono includere:

  • Risoluzione della causa sottostante: qualora venga identificata una causa sottostante come tumori, aderenze o tessuto anomalo, il trattamento sarà mirato alla risoluzione di tali condizioni specifiche.
  • Terapia antibiotica: l’uso di antibiotici può essere necessario per combattere le infezioni batteriche associate alla balanopostite. La scelta degli antibiotici dipenderà dalla sensibilità dei batteri coinvolti e dalle indicazioni specifiche del veterinario.
  • Irrigazione giornaliera della guaina prepuziale con soluzione antisettica: l’irrigazione regolare del prepuzio con una soluzione antisettica può aiutare a ridurre l’infiammazione e a garantire l’igiene della zona interessata.
  • Applicazione di una pomata antibiotica direttamente nella guaina prepuziale: in alcuni casi, può essere necessario applicare una pomata antibiotica direttamente all’interno del prepuzio per trattare un’infezione localizzata.
  • Sterilizzazione del cane: nei cani maschi non castrati, la sterilizzazione può essere considerata come opzione terapeutica per ridurre la frequenza e la gravità degli episodi di balanopostite. Questo intervento può contribuire a diminuire la produzione di secrezioni e a prevenire l’accumulo di batteri nella zona genitale.

Cosa fare a casa e prevenzione

È di primaria importanza seguire scrupolosamente le indicazioni del veterinario. Il trattamento deve essere seguito per l’intero periodo di tempo prescritto.

Le recidive sono frequenti, nonostante la terapia, soprattutto quando non è possibile identificare un fattore predisponente specifico. Si ritiene che il lavaggio periodico del prepuzio e la sterilizzazione del cane possano risultare utili nel ridurre al minimo le infezioni future, sebbene non esistano metodi certi e garantiti per prevenire completamente la comparsa della condizione.

Fonti

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