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Disidratazione nel cane: cause, sintomi e strategie di gestione

La disidratazione è una condizione medica caratterizzata da un bilancio idrico negativo, in cui l’organismo del cane perde una quantità di liquidi superiore a quella che viene assunta. Tale condizione può essere causata da una ridotta ingestione di fluidi (presenti nel cibo e nell’acqua), un’aumentata perdita di liquidi organici (quali urina, secrezioni gastrointestinali e respiratorie o sanguinamento), o una combinazione di entrambi i fattori.

Qualsiasi elemento che influenzi negativamente la sete o l’appetito del cane predispone alla disidratazione. Il vomito e la diarrea rappresentano esempi comuni di perdita di liquidi che possono portare a uno stato di disidratazione.

La disidratazione provoca una riduzione del volume ematico, che a sua volta compromette l’apporto di ossigeno e l’eliminazione dei rifiuti metabolici. Inoltre, la disidratazione comporta uno squilibrio degli elettroliti nel corpo, come il calcio, il magnesio, il sodio e il potassio.

In assenza di un adeguato trattamento di reidratazione, lo stato di salute del cane disidratato può deteriorarsi rapidamente fino alla morte.

È essenziale che il cane abbia sempre libero accesso a una fonte di acqua fresca e pulita, e si consiglia di consultare il veterinario nel caso in cui il cane smetta di mangiare o manifesti episodi prolungati di vomito o diarrea.

Cause della disidratazione nel cane

La disidratazione può essere causata da una vasta gamma di malattie, condizioni e disturbi. In generale, la disidratazione può derivare da una ridotta assunzione di acqua (e cibo) o da un aumento della perdita di acqua.

Diversi fattori possono contribuire all’insorgere della disidratazione attraverso l’infiammazione o l’irritazione del tratto gastrointestinale, che si estende dalla cavità orale al retto. Questi fattori includono:

  • Infezioni batteriche, virali o fungine
  • Respirazione affannosa
  • Vomito e diarrea, che rappresentano cause molto comuni di disidratazione. Naturalmente, tali condizioni possono essere causate da molteplici sottostanti fattori. Inoltre, la disidratazione può essere provocata da insufficienza renale, danni cutanei da ustioni o ferite gravi, nonché dall’ingestione di sostanze tossiche come l’antigelo (glicole etilenico) o altre sostanze che inducono vomito, diarrea o insufficienza renale.

Le perdite di liquidi dal tratto gastrointestinale e urinario rappresentano le cause più comuni di disidratazione nel cane.

Indipendentemente dalla causa sottostante, la disidratazione comporta un volume totale di sangue circolante e di liquidi intracellulari anormalmente basso. Ciò influisce negativamente sull’idratazione dei tessuti corporei e sull’apporto di ossigeno ai tessuti e agli organi. Inoltre, la disidratazione provoca uno squilibrio nella concentrazione degli elettroliti essenziali, il che può compromettere la normale funzionalità di qualsiasi organo o sistema corporeo.

Sintomi della disidratazione nel cane

Come precedentemente menzionato, la disidratazione provoca una significativa riduzione del volume di sangue circolante, la quale comporta una serie di conseguenze negative. Molte di queste conseguenze sono correlate a squilibri dei livelli di elettroliti nei liquidi presenti all’interno e all’esterno delle cellule, come i liquidi intracellulari ed extracellulari.

Gli elettroliti sono sostanze chimiche naturali che, quando si dissolvono in acqua, si separano in particelle cariche elettricamente chiamate “ioni”. Gli ioni possono essere carichi positivamente o negativamente e possono condurre correnti elettriche. Nei liquidi corporei del cane, i principali ioni carichi positivamente (cationi) sono calcio, magnesio, potassio e sodio. Gli ioni primari carichi negativamente (anioni) sono bicarbonato, cloruro e fosfato. La concentrazione degli elettroliti viene attentamente regolata poiché queste sostanze svolgono un ruolo essenziale nelle normali attività metaboliche e nelle funzioni di tutte le cellule del corpo.

In caso di disidratazione, si verifica uno squilibrio nella concentrazione degli elettroliti nelle cellule, nel sangue e in altri liquidi corporei. Questo squilibrio può influenzare praticamente qualsiasi organo o sistema del corpo, inclusi reni, ossa, tratto gastrointestinale, nervi, muscoli, pressione arteriosa, funzionalità cardiaca e sistema respiratorio.

Nel cane, i segni osservabili di disidratazione possono includere uno o più dei seguenti sintomi:

  • Riduzione del turgore cutaneo
  • Pelle flaccida (perdita di elasticità)
  • Pelle secca e rugosa
  • Aumento della produzione ed emissione di urina (poliuria)
  • Debolezza
  • Abbattimento e prostrazione
  • Respiro affannoso
  • Gengive e membrane mucose appiccicose e secche
  • Frequenza cardiaca elevata (tachicardia)
  • Qualità e forza del polso deboli
  • Tempo prolungato di riempimento capillare. Si tratta di un test di semplice esecuzione. È sufficiente fare pressione sulle gengive del cane con la punta di un dito e valutare il tempo richiesto affinché il colore della pelle torni alla normalità. Un tempo di riempimento capillare normale nel cane è inferiore a 2 minuti.
  • Occhi infossati (enoftalmo, ovvero una condizione in cui il globo oculare si infossa anormalmente nell’orbita, solitamente colpendo entrambi gli occhi allo stesso modo).
  • Collasso

disidratazione cane

I cani più a rischio

I cani di taglia ridotta presentano un aumentato rischio di sviluppare disidratazione a causa dell’elevato rapporto superficie-volume del loro corpo.

Diversi fattori possono influenzare negativamente la sete o l’appetito del cane, riducendo così l’assunzione di acqua o cibo e predisponendolo alla disidratazione. Ad esempio, i cani che vivono all’aperto in condizioni climatiche eccezionalmente calde o che hanno accesso all’acqua che può congelarsi durante l’inverno, spesso assumono quantità ridotte di acqua e possono diventare disidratati.

Inoltre, i cani affetti da alcune malattie sistemiche, soprattutto quelle che causano vomito, diarrea, perdita di appetito o aumento eccessivo della produzione ed emissione di urina, sono particolarmente predisposti allo sviluppo di disidratazione.

Diagnosi della disidratazione nel cane

Valutazione iniziale

Durante la valutazione iniziale, verranno condotte un’anamnesi completa e un esame fisico approfondito. Di solito, il veterinario eseguirà le seguenti procedure:

  • Prelievo di campioni di sangue per un esame emocromocitometrico completo e un profilo biochimico del siero.
  • Raccolta di un campione di urina per un’analisi delle urine.
  • Raccolta di un campione di feci per valutare la presenza di parassiti.

Inoltre, due test poco costosi e semplici da eseguire includono la valutazione del volume di impilamento cellulare o ematocrito (PCV) e delle proteine totali nel plasma mediante un campione di sangue. Questi test richiedono solo poche gocce di sangue e possono essere eseguiti rapidamente presso una clinica veterinaria.

I risultati degli esami del sangue, delle urine e delle feci forniscono informazioni utili sullo stato generale di salute e sulle funzionalità degli organi vitali del cane. Tuttavia, tali esami possono rilevare la presenza di disidratazione, ma non ne determinano l’entità o il grado.

Valori elevati di PCV e proteine plasmatiche, combinati con livelli anormali di peso specifico delle urine, suggeriscono la presenza di disidratazione, sebbene alcuni cani disidratati possano presentare valori normali. In generale, non è possibile identificare la disidratazione se la perdita di liquidi è inferiore al 5% del peso corporeo dell’animale.

Procedure diagnostiche

Sulla base dei risultati della raccolta dati iniziale, è possibile condurre test diagnostici avanzati. Questi esami possono includere:

  • Radiografie toraciche per valutare le condizioni polmonari.
  • Ecografia toracica e addominale per ottenere immagini dettagliate dei tessuti interni del torace e dell’addome.
  • Urinocoltura per identificare la presenza di batteri nell’urina.
  • Coprocoltura, che consiste nell’effettuare un esame colturale delle feci per rilevare la presenza di organismi patogeni.
  • Test per l’ingestione di liquido antigelo (glicole etilenico) per individuare eventuali avvelenamenti.
  • Test per la ricerca del Parvovirus canino, un virus che può causare diarrea grave nel cane.
  • Valutazione della produzione e della funzionalità degli ormoni surrenalici mediante un test di stimolazione con ACTH.
  • Studio radiografico gastrointestinale con mezzo di contrasto (bario). Questo tipo di studio prevede l’assunzione orale di una miscela di bario, seguita da una serie di radiografie. Il bario appare bianco sulle radiografie, consentendo di visualizzare eventuali ostruzioni o anomalie nel tratto gastrointestinale, compresi esofago, stomaco, duodeno e intestino tenue e crasso.

I cani in fasce di età estreme, come cuccioli e cani anziani, che manifestano sintomi come perdita di appetito, vomito e diarrea frequente, sono soggetti a una rapida disidratazione e necessitano di una visita veterinaria immediata. La diminuzione improvvisa del peso corporeo spesso indica una significativa perdita di liquidi. Quando questa perdita di liquidi è acuta e raggiunge o supera il 12% del peso corporeo dell’animale, la condizione viene considerata come potenzialmente pericolosa per la vita dell’animale.

Trattamento della disidratazione nel cane

Gli obiettivi terapeutici primari comprendono il ripristino del volume di liquidi corporei al livello normale, la correzione degli eventuali squilibri elettrolitici e l’individuazione e la risoluzione delle cause sottostanti della disidratazione.

In presenza di un cane moderatamente/gravemente disidratato, si raccomanda la somministrazione di una fluidoterapia per via endovenosa, preferibilmente utilizzando una soluzione cristalloide isotonica, in regime di ricovero. La scelta dei fluidi da somministrare sarà determinata individualmente dal veterinario, tenendo conto delle specifiche condizioni del paziente.

I fluidi saranno somministrati lentamente attraverso via endovenosa, nel corso di un periodo di 24-48 ore. La quantità di fluido da somministrare e la velocità di infusione saranno calcolate dal veterinario, tenendo conto del grado di disidratazione del cane, nonché delle sue dimensioni, peso e stato generale di salute.

L’obiettivo principale di tale trattamento consiste nel correggere la disidratazione e ripristinare il normale volume dei liquidi corporei, allo scopo di mantenere l’equilibrio idrico del paziente.

Per il veterinario sarà di fondamentale importanza monitorare attentamente e, se necessario, adattare la velocità di infusione dei fluidi in base alla risposta individuale del cane al trattamento. Il veterinario raccomanderà un monitoraggio regolare dei parametri vitali, quali frequenza cardiaca, pressione arteriosa, qualità del polso, frequenza respiratoria, tempo di riempimento capillare, ematocrito, azoto ureico nel sangue (BUN) e livelli sierici di creatinina. Inoltre, il controllo del volume di urina prodotto dal cane e della sua massa corporea rappresentano modi relativamente semplici per valutare il grado di reidratazione.

Naturalmente, una terapia di supporto adeguata risulta essenziale per promuovere il benessere generale del cane durante questo processo di trattamento.

Le opzioni di trattamento a lungo termine possono essere determinate una volta che la causa sottostante della disidratazione sia stata identificata e, se possibile, corretta.

Prognosi

Fortunatamente, la disidratazione, come condizione isolata, può essere quasi sempre corretta mediante la somministrazione di fluidi per via endovenosa o sottocutanea. È di fondamentale importanza identificare la causa alla base della disidratazione e risolvere la condizione sottostante. In caso di corretta gestione della causa sottostante, la prognosi per un completo recupero varia da buona a eccellente.

Prevenzione

Per prevenire la disidratazione nel cane, è fondamentale garantire che l’animale abbia sempre accesso libero a una fonte di acqua fresca e pulita. Inoltre, quando il cane smette di mangiare o manifesta episodi ripetuti di vomito e/o diarrea, è consigliabile cercare immediatamente assistenza veterinaria.

La disidratazione può manifestarsi in varie forme, dal grado lieve a quello estremamente grave. Nei casi più gravi, l’animale può incorrere rapidamente in condizioni potenzialmente pericolose per la sua vita se non riceve prontamente le cure veterinarie necessarie.

Fonti

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