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Malassorbimento nel cane: quando il cibo non nutre

Il malassorbimento rappresenta una condizione in cui uno o più nutrienti non vengono adeguatamente assorbiti dal tratto gastrointestinale del cane a causa di una compromissione del normale processo di digestione e assorbimento.

Tale compromissione può interessare le tre fasi sequenziali della digestione e dell’assorbimento delle sostanze nutritive, ovvero la digestione intraluminale, la digestione e assorbimento mucoso e l’apporto dei nutrienti alla circolazione sanguigna.

Quali sono le cause?

Le patologie responsabili del malassorbimento cronico, interferendo con i processi digestivi ed assorbenti, sono diverse, tra cui:

  • Malattia infiammatoria intestinale. Si tratta di una condizione caratterizzata da microscopiche infiltrazioni di cellule infiammatorie nella parete dell’intestino, la cui eziologia è ancora sconosciuta, sebbene si ipotizzi una base di natura immunitaria.
  • Neoplasie intestinali, quali linfosarcoma, adenocarcinoma e leiomiosarcoma.
  • Eccessiva proliferazione batterica nell’intestino, determinata da una crescita anomala della normale flora batterica intestinale, spesso secondaria ad altre patologie gastrointestinali, ma talvolta come entità primaria.
  • Enteropatie infettive, causate da batteri, virus, funghi, parassiti, rickettsie.
  • Sindrome dell’intestino corto, una condizione da malassorbimento che si sviluppa in seguito a una resezione estesa del tratto intestinale, che comporta una compromissione del normale funzionamento dell’intestino residuo.
  • Linfangectasia, un disturbo ostruttivo che coinvolge il sistema linfatico del tratto gastrointestinale e che comporta la perdita di proteine attraverso il tratto gastrointestinale, causando ipoproteinemia e bassi livelli di proteine.
  • Atrofia dei villi, associata all’enteropatia da sensibilità al frumento.

malassorbimento cane

Quali sono i sintomi?

In base alla causa sottostante, il malassorbimento può colpire diverse razze canine e insorgere in diverse fasi della vita dell’animale. I sintomi associati possono variare ampiamente e presentare diversa gravità.

Tra i sintomi rilevanti, si possono riscontrare:

  • Feci molli, non formate o diarrea acquosa
  • Feci grasse e oleose
  • Aumento della frequenza degli atti defecatori e del volume delle deiezioni
  • Presenza di cibo non digerito nelle feci
  • Dimagrimento
  • Aumento o diminuzione dell’appetito
  • Abbattimento
  • Disagio addominale
  • Borborigmi, ovvero rumori, in genere gorgoglii, provenienti dal tratto gastrointestinale
  • Flatulenza
  • Vomito

Come viene diagnosticato?

Per giungere a una diagnosi accurata, è fondamentale una anamnesi dettagliata e l’identificazione dei segni clinici dell’animale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire ulteriori test diagnostici, tra cui:

  • Esame emocromocitometrico completo
  • Profilo biochimico
  • Analisi delle urine
  • Esame delle feci
  • Coprocoltura
  • Radiografie addominali
  • Determinazione della immunoreattività tripsino-simile del siero (TLI), un esame del sangue utile per escludere la presenza di insufficienza pancreatica esocrina che spesso presenta sintomi simili al malassorbimento
  • Misurazione dei livelli di folati e cobalamina (vitamina B12), esami del sangue utili per valutare la presenza di malassorbimento ed eccessiva proliferazione batterica
  • Esame endoscopico e biopsia per via endoscopica

Quali sono le opzioni terapeutiche disponibili?

Per garantire un trattamento adeguato, è fondamentale identificare la causa sottostante del malassorbimento. Le terapie disponibili includono:

  • Variazioni della dieta, come l’introduzione di una dieta a basso contenuto di grassi o di carboidrati facilmente digeribili, possono aiutare a ridurre i sintomi del malassorbimento.
  • La sostituzione degli enzimi pancreatici può essere necessaria nei casi in cui il malassorbimento sia causato da una insufficienza pancreatico-esocrina.
  • La terapia antibiotica può essere prescritta per ridurre la proliferazione batterica intestinale e alleviare i sintomi del malassorbimento.
  • La terapia antinfiammatoria può essere utile nei casi di malattia infiammatoria intestinale o di neoplasia intestinale.
  • La chemioterapia può essere necessaria nei casi di neoplasia intestinale.

Si consiglia di seguire con attenzione la dieta e la terapia farmacologica prescritte dal veterinario, al fine di ottenere una rapida risoluzione dei sintomi. Inoltre, il paziente dovrà essere seguito attentamente durante il trattamento, in particolare per monitorare la diarrea e il peso corporeo.

In caso di mancato miglioramento dei sintomi durante le prime 1-2 settimane, è necessario contattare il veterinario per valutare la necessità di aggiustamenti terapeutici.

Fonti