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Acari (parassiti esterni) nel cane: sintomi e trattamento

Gli acari sono parassiti esterni che vivono sulla superficie e all’interno di cute, pori, follicoli piliferi e mantello di cani, gatti e molti altri mammiferi.

Gli acari adulti che infestano il cane sono minuscoli e presentano corpi trasparenti o semitrasparenti. Entrambe queste caratteristiche li distinguono dalle zecche, che sono più grandi e più scure.

Gli acari, infatti, sono talmente piccoli da non essere visibili a occhio nudo. Possono essere visibili e accuratamente identificati solo mediante l’ausilio di un microscopio. In genere, le loro dimensioni variano di poche centinaia di micromillimetri. Per darvi un’idea di quanto siano minuscoli questi parassiti, 1 micromillimetro equivale a 1 millesimo di millimetro.

Quali sono i tipi di acari nel cane?

Esistono quattro specie principali di acari che infestano il cane:

  • Sarcoptes scabiei (acaro della scabbia)
  • Demodex canis (appartenente alla famiglia Demodicidae)
  • Cheyletiella yasguri (acari che vivono sulla superficie della cute)
  • Otodectes cyanosis (acari dell’orecchio)

Esistono altre tipologie di acari che possono infettare il cane, tra cui Pneumonyssoides caninium (acari nasali), ma non sono particolarmente comuni. Il termine generale utilizzato per descrivere una infestazione da acari è “rogna”. Alcuni tipi di acari, tra cui Sarcoptes e Cheyletiella, sono altamente contagiosi tra cani (e talvolta tra cani e persone), a seguito del contatto diretto tra animali. Fortunatamente, la maggior parte degli acari che infesta il cane non è la stessa che interessa l’essere umano e viceversa.

acari cane

A quali sintomi è associata una infestazione da acari nel cane?

Gli acari sono creature fastidiose. Tuttavia, in considerazione delle loro minuscole dimensioni, il proprietario del cane non è in grado di vederli ad occhio nudo. Ciò che è invece possibile osservare sono gli effetti provocati da questi parassiti.

Gli acari causano quasi sempre irritazione e infiammazione cutanea. Gli acari che scavano cunicoli nella cute per nutrirsi e depositare le uova (come Sarcoptes scabiei e Otodectes cyanosis, l’acaro dell’orecchio) di solito causano forte prurito. Il prurito può divenire talmente grave che l’animale tenderà a grattarsi, leccarsi, mordicchiarsi e sfregarsi in modo convulso le zone infestate.

I cani che presentano acari dell’orecchio concentreranno i loro sforzi su muso, testa, collo e orecchie. I sintomi includeranno scuotimento intenso della testa e sfregamento della stessa su terreno, alberi, mobili o qualsiasi altro oggetto. I tentativi del cane di alleviare l’estremo disagio causato dagli acari spesso provocano piaghe in essudazione predisposte allo sviluppo di infezioni batteriche e virali secondarie o di altri tipi di infezioni cutanee (piodermiti). Queste ferite aperte possono essere estremamente dolorose e quasi impossibili da trattare, specie se gli acari non vengono eliminati. I cani infetti da acari possono anche presentare mancanza di appetito, perdita di peso e irrequietezza implacabile.

Alcuni acari, tra cui i Demodex canis, causano perdita di pelo la cui entità può variare da lieve a grave (alopecia), zone rosse a macchie, cute ispessita, secca e crostosa (ipercheratosi), arrossamento della cute (eritema), cute squamosa e/o produzione di sostanze oleose e maleodoranti da parte delle zone interessate (seborrea). Gli acari Demodex canis sono normalmente presenti in piccole quantità nei follicoli piliferi di tutti i cani. Ai cuccioli vengono trasmessi mediante lo stretto contatto con la madre nei primi giorni dopo la nascita. I cani sviluppano sintomi da acari Demodex solo quando il loro sistema immunitario è immaturo, indebolito o comunque compromesso e quindi non sono in grado di controllare il numero di acari. Questo accade più frequentemente nei cuccioli giovani e nei cani anziani affetti da qualche altra malattia.

Gli acari Cheyletiella yasguri, comunemente chiamati “forfora che cammina” (dall’inglese “walking dandruff”), di solito non provocano nel cane un disagio reale, poiché non scavano cunicoli nella cute. Essi, infatti, vivono sulla superficie della pelle e si nutrono di scaglie di pelle morta e di altro materiale superficiale. Talvolta, causano irritazione superficiale, specie lungo la parte superiore della schiena del cane. Tuttavia, gli acari Cheyletiella non disdegnano l’essere umano, specie gli avambracci, dopo aver accarezzato o spazzolato un cane infestato. Questo causa irritazione e una reazione simile ad una reazione cutanea che si risolve spontaneamente.

Gli acari si trovano spesso su cani da compagnia puliti, sani, ben nutriti e ben curati. Poiché molti di questi parassiti sono altamente contagiosi, i cani che vivono in condizioni di sovraffollamento (come i canili per esempio) presentano maggiori probabilità di contrarre l’infestazione. I cani con sistema immunitario compromesso hanno maggiori probabilità di sviluppare una forma generalizzata di rogna demodettica, che può essere fatale.

Come viene diagnosticata la presenza di acari?

Gli acari sono più difficili da individuare rispetto agli altri parassiti esterni canini perché, a differenza di pulci, mosche, zecche e pidocchi, non possono essere visti senza l’ausilio di un microscopio.

Tuttavia, gli effetti degli acari sono solitamente piuttosto ovvi: tentativi convulsi di alleviare il prurito, zone a chiazze interessate dalla perdita di pelo, cute arrossata, irritazione cutanea, piaghe cutanee, infezione e/o ispessimento, desquamazione e formazioni crostose cutanee.

Il veterinario potrà decidere di prelevare raschiati cutanei o un campione bioptico delle zone affette e analizzarli al microscopio per rilevare gli acari. Esistono altri modi con cui il veterinario può identificare la tipologia specifica di acaro coinvolta nella infestazione.

Opzioni di trattamento

I protocolli di trattamento varieranno a seconda della specie specifica di acaro. Esistono vari trattamenti topici efficaci contro gli acari, tra cui shampoo, polveri, creme e lozioni. Sono disponibili anche farmaci orali e iniettabili. L’ambiente in cui vive e dorme il cane deve essere pulito e disinfettato. Lo stesso vale per gli oggetti impiegati per la toelettatura, collari, guinzagli e per qualsiasi altra zona od oggetto che può ospitare acari. Probabilmente, sarà necessario trattare anche gli altri animali domestici presenti in casa. Come sempre, il veterinario è la figura migliore in grado di offrire consigli sulle modalità più appropriate per prevenire e trattare gli acari nei cani domestici.

Fortunatamente, è possibile agire su molteplici fronti per gestire la salute e il benessere del proprio cane, prevenendo e risolvendo al contempo una infestazione da acari. Per mantenere il sistema immunitario dell’animale forte e sano, si consiglia una dieta di alta qualità, libero accesso ad acqua fresca e un ambiente sicuro, a temperatura controllata e privo di stress in cui esso possa vivere. Poiché la maggior parte degli acari è contagiosa, è consigliabile evitare che il cane entri a stretto contatto fisico con cani sconosciuti. In occasione di un viaggio, è opportuno ispezionare preventivamente le strutture di imbarco per assicurarsi che siano pulite e igieniche.

Un buon programma di toelettatura può essere estremamente utile per molteplici motivi. In primo luogo, una toelettatura regolare contribuisce a mantenere la cute e il mantello del cane sani e puliti. Inoltre, dà modo al proprietario (o al toelettatore) di verificare l’eventuale presenza di parassiti esterni. Talvolta, gli acari della “forfora che cammina” possono essere osservabili senza l’impiego di un microscopio, se sono in movimento. Durante la toelettatura, è possibile identificare cute secca o ispessita, piaghe in essudazione, arrossamento, desquamazione e perdita di pelo. In presenza di alcune di queste condizioni, si consiglia di consultare il veterinario.

La prevenzione è sicuramente la medicina migliore. La diagnosi precoce e il trattamento tempestivo di una infestazione da acari rappresentano le misure migliori da adottare. Oltre ad essere essenziale per la salute generale del cane, ciò può essere altrettanto importante per la salute e il benessere degli altri animali domestici che vivono in casa.

Fonti

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